Un’operazione importante che ha acceso un faro sul nuovo modus operandi degli spacciatori che, come ha evidenziato il comandante dei Carabinieri Emanuele Gaeta, non si ‘nascondono’ più ma smerciano droga quasi alla luce del sole: «Lo spaccio avveniva in pieno centro a Campobasso, per questa ragione quella di oggi (ieri, ndr) è una operazione molto rilevante. Non cambiano in canali di rifornimenti, la zona di San Severo e del Casertano, ma differenza delle altre operazione che si sono svolte per lo più nel basso Molise questa, questa volta le famiglie si erano organizzate nella città di Campobasso. E non si erano organizzati nascondendo la droga dietro un cespuglio o dietro un albero, ma all’interno delle loro abitazioni. Le persone suonavano al campanello, entravano in casa, c’era addirittura la fila, e venivano servite della cocaina o marijuana di cui avevano necessità. La droga veniva confezionata al momento. Erano per lo più tre i capi famiglia che si occupavano di fornire la droga, confezionavano le dosi e la spacciavano in città con molta tranquillità perché forse pensavano di non essere scoperti. Certo, non ci troviamo nella stessa situazione di zone come Scampia, però il modus operandi ci fa pensare che il livello si è alzato molto anche qui perché se si arriva a spacciare in casa al centro di Campobasso senza timore vuol dire che c’è qualcosa che non va. Noi la nostra risposta la stiamo dando: è la quarta operazione nel giro di 5 mesi e continueremo su questa strada per disarticolare tutte le forme di spaccio».

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