Le manovre all’interno del centrodestra proseguono anche se, al pari della coalizione avversaria, la sintesi non è ancora arrivata. Incontri, trattative, indiscrezione ma il nome del candidato sindaco che dovrà guidare la squadra resta un rebus. Ieri sera i partiti e i movimenti civici si sono riuniti nuovamente, presso il Grand Hotel Rinascimento, per le comunali di Campobasso in programma il 26 maggio.
Presenti Filoteo Di Sandro per Fratelli di Italia, Mena Calenda per Prima il Molise, Paola Manuele per Orgoglio Molise, il consigliere del governatore Giuseppe Santone in rappresentanza di Forza Italia, Nicola Gesualdo, esponente del movimento ‘È Ora’, Erica Palmisciano per il Popolo della Famiglia, Angelo Santoro per ‘Campobasso del futuro’, Lorenzo Cancellario per Democrazia popolare. Assenza pesante quella della Lega: come già annunciato lunedì scorso, infatti, il partito del Carroccio non parteciperà alle trattative per le amministrative sedendo allo stesso tavolo delle due pasionarie, Calenda e Romagnuolo. Una direttiva, arrivata da Matteo Salvini in persona, che potrebbe aprire uno scenario inaspettato a Campobasso, ovvero la corsa in solitaria della Lega con un proprio candidato sindaco.
Nel corso della riunione «è stato accantonato definitivamente – si legge nella breve nota congiunta – il ricorso allo strumento delle primarie per la scelta del candidato sindaco, e si è deciso di procedere alla discussione sui nomi da proporre».
Sarà per questa ragione che neppure Vincenzo Niro era presente al tavolo? Il capo dei Popolari per l’Italia, azionista di maggioranza della coalizione del centrodestra e assessore della Giunta Toma, è stato uno dei primi a caldeggiare l’ipotesi della primarie, sostenuto anche da gran parte delle civiche. Ma dalla coalizione minimizzano smentendo possibili rotture o screzi: «Un’assenza casuale», tagliano corto.
Sul tavolo sono arrivate però le prime proposte di candidature, figure individuate dai movimenti civici e dal partito del Popolo della Famiglia: quella di Francesco Del Greco, quella di Francesco Pilone, consigliere di Palazzo San Giorgio capogruppo di Democrazia popolare, e quella del presidente dell’Acem Corrado Di Niro. Nomi, soprattutto gli ultimi due, che circolano già da diversi mesi e sui quali dovranno dunque esprimersi i partiti della coalizione.
«È un punto di partenza importante – dicono dal tavolo – il confronto è quindi aperto e nei prossimi incontri, che saranno convocati a breve, si discuterà su tali ed ulteriori candidature.
Il dibattito prosegue quindi in modo serrato e la sensazione è che presto si raggiungerà la sintesi».

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