Stavano tornando in città dopo essersi riforniti in Puglia di cocaina purissima. Ma il ‘viaggio’ dei tre giovanissimi pusher è stato interrotto ieri pomeriggio intorno alle 16.30 dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Campobasso. I tre stavano percorrendo a bordo di un’auto la Statale 645 quando, in agro di Gambatesa all’altezza del bivio per Riccia, hanno incontrato sulla loro strada i militari impegnati in un normale servizio di controllo. Hanno forzato il posto di blocco tentando la fuga, ma dopo un breve inseguimento sono stati raggiunti e fermati dai Carabinieri. Durante la fuga hanno anche cercato di disfarsi della droga, circa 100 grammi di cocaina, che è stata però prontamente sequestrata dai militari. I tre, Marco Grande, classe 1989, Gianluca Ciocca 25enne e Pasqualina Bellavia, di 22 anni, sono stati condotti nella caserma di via Mazzini per gli accertamenti di rito e arrestati con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
I pusher, seppure giovanissimi, sono già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi. In particolare la ragazza è la figlia Anna Arnone, la donna arrestata insieme al compagno nel 2016 al terminal bus dalla Squadra Mobile di Campobasso nel corso dell’operazione “cannoli siciliani”. A Palermo i due si erano riforniti di 700 grammi di hashish, 50 grammi di cocaina purissima (occultati dentro i cannoli, appunto), mentre nelle borse di viaggio avevano nascosti 15mila euro, una pistola e 60 proiettili.

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