Le posizioni sono ancora lontane e le voci discordanti. Il Partito democratico prosegue nelle trattative serrate con i movimenti civici e le forze del centrosinistra, ma la sintesi sul nome del candidato sindaco non c’è. Gli incontri si susseguono frenetici, condotti dal segretario Vittorino Facciolla e dal capo del circolo di Campobasso Gianluca Palazzo, per cercare di far confluire il maggior numero di consensi attorno ad un programma condiviso, ma per il momento, la figura in grado di mettere tutti d’accordo resta un rebus. Al contrario di quanto sta avvenendo in riva all’adriatico, dove il sindaco uscente Angelo Sbrocca sembra vicino alla riconferma, a Campobasso non tutti sono pronti a scommettere su Antonio Battista.
E pure l’ipotesi primarie, archiviata dai vertici del partito, viene invece invocata da più parti, non solo dai cosiddetti movimenti civici ma anche da alcuni partiti di sinistra (Futura Molise e Mdp in primis). I tempi però sembrano strettissimi anche se, come ricorda qualcuno, 5 anni fa la ‘sfida’ dei gazebo si tenne proprio a ridosso del temine per la presentazione delle liste (il 6 aprile). Ma la sensazione è che ormai i ‘giochi siano fatti’ e che si procederà ad una scelta all’interno del tavolo. Ieri intanto si è riunita nuovamente l’assemblea del circolo del Pd ma non sono emerse grandi novità se non una deadline per la quadratura del cerchio. Si parla del 7 aprile come data ultima quantomeno per proporre una rosa di nomi da cui attingere per trovare una figura credibile che unisca le istanze di partiti e movimenti.
Questa sera il segretario Facciolla ha indetto un altro tavolo attorno al quale si siederanno, oltre al Pd, gli altri partiti della coalizione e il manifesto Io Amo Campobasso.

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