Da oggi i campobassani potranno dormire sonni più tranquilli: a 4 anni dalla firma del protocollo d’intesa tra Prefettura, Ministero degli interni, Regione Molise e 11 Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti, sono state finalmente attivate le attese telecamere di videosorveglianza previste dal Patto per la sicurezza. Oltre un milione e mezzo il finanziamento complessivo in regione, 600mila euro l’investimento a Campobasso.
L’inaugurazione della sala operativa si è svolta ieri mattina presso il comando della Polizia Municipale in via Toscana.
Circa 120 le telecamere attualmente operative nel capoluogo, ognuna delle quali resterà in funzione h24, 7 giorni su 7. Le immagini verranno poi sovrascritte di settimana in settimana.
Gli ‘occhi elettronici’ sono stati piazzati in maniera ponderata nelle aree più sensibili della città: punti di accesso al capoluogo, contrade e strade del centro cittadino, soprattutto del borgo storico (in primis via de’ Ferrari, piazza San Leonardo, via Cannavina e le Porte d’accesso).
«Il risultato di oggi – ha commentato il sindaco Antonio Battista – è il frutto di una notevole collaborazione tra amministrazione, tecnici e vigili urbani che ringrazio ancora per il lavoro svolto.
Abbiamo dovuto affrontare difficoltà tecniche di non di poco conto – ha spiegato – come ad esempio rimuovere il ripetitore dal Castello Monforte spostandolo a valle, per evitare che venissero applicate altre antenne a ridosso del sito storico.
Oggi possiamo dire che la città è più sicura. Ma le telecamere non sostituiranno l’importante lavoro portato avanti dagli uomini e dalle donne delle forze dell’ordine. Rappresenteranno invece un ulteriore strumento per garantire la sicurezza.
Le telecamere – aggiunge – sono state collocate in base ad un lavoro d’equipe coordinato dalla prefettura e dalla questura seguendo una logica di indagine e tenendo conto delle telecamere private già installate sul territorio. Questo risultato – ha poi sottolineato – non risolve tutti i problemi esistenziali della società ma solo una parte di essi. Bisogna fare appello al senso civico e alla collaborazione dei cittadini, a prescindere dall’utilizzo di strumenti di vigilanza, al fine di ottenere maggiore sicurezza».
I cittadini, dunque, potranno contare sull’occhio vigile del ‘grande fratello’ che fungerà anche da deterrente verso quelle condotte illegali sempre più frequenti nel capoluogo.
«Grazie a questo servizio saremo molto più presenti sul territorio – il commento dell’assessore alla Polizia Municipale Francesco De Bernardo – l’attivazione delle telecamere sarà vissuto in maniera negativa solo da chi trasgredisce la legge mentre dagli altri cittadini verrà percepito come un aumento della sicurezza». Poi, a scanso di equivoci, sottolinea: «È un sistema di sicurezza che non ha nulla a che fare con il traffico. Non c’entra niente il controllo delle targhe delle macchine, quella è un’altra storia.
La funzione delle telecamere non sarà quella di rilevare le infrazioni al codice della strada. L’operatore – come avvenuto ieri nel corso della presentazione, quando un automobilista è stato ‘beccato’ mentre parcheggiava sulle strisce – potrà in ogni caso passare l’informazione al centralino che a sua volta segnalerà l’irregolarità all’agente in zona che a quel punto potrà intervenire».

SL

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