Archiviata la parentesi alleanze il Movimento 5 Stelle ha terminato gli incontri tematici e ha completato il programma elettorale con cui tenterà la scalata a Palazzo San Giorgio.
«Vogliamo proporre ai campobassani – scrivono i pentastellati – di andare ben oltre il classico programma elettorale, offrendo invece alla collettività una vera e propria strategia che, partendo dall’analisi dello status quo e dei punti di forza e debolezza della Campobasso attuale, riesca, tramite una serie organica di interventi uniti da una logica chiara e funzionale, a dare una nuova identità e slancio alla città. La costruzione di una città sostenibile, inclusiva, solidale, verde, vivibile per chi la vive ed accogliente verso chi avrà il piacere di scoprirla. Una città che assuma un ruolo centrale nella vita sociale, culturale ed economica dell’intera regione, fronteggiando in ogni modo le disuguaglianze e le ingiustizie sociali, figlie di un momento storico in cui i temi dell’unione e della solidarietà, declinate in ogni ambito della vita sociale e amministrativa, devono rappresentare la priorità principale da affrontare sin dal livello comunale. Altro obiettivo fondamentale è quello di arrestare l’emorragia demografica che riguarda soprattutto le fasce giovanili. Ben consci dei limiti d’azione e competenza che l’amministrazione comunale ha in tema di politiche del lavoro, ci proponiamo di favorire e stimolare il rafforzamento di forme di economia nuove e alternative basate in particolare sull’aumento del potenziale turistico e attrattivo di Campobasso, puntando concretamente su una infrastrutturazione efficiente di strutture e servizi che facciano leva sulla valorizzazione del patrimonio culturale, sulla centralità della città rispetto alle tante micro-realtà presenti in Regione, sulla buona dotazione di strutture ricettive già esistenti (es., posti letto), sulla destagionalizzazione grazie anche all’incoming legato all’Università e centri di servizi, sul costo della vita media contenuto, vicinanza e buona raggiungibilità da poli strategici (es., Napoli, Roma, Bari).
Altro obiettivo è quello di agevolare la riqualificazione edilizia, messa in sicurezza ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente; un settore che finora non ha ancora espresso il suo reale potenziale anche in termini di indotto economico.
Inoltre è necessario supportare la nascita e il consolidamento di micro imprenditorialità connesse ai due settori precedenti e a società e/o cooperative di servizi con finalità sociali e per il contrasto alle disuguaglianze.
Cittadini attivi, call for ideas
In linea con lo spirito del MoVimento 5 Stelle, il metodo che guiderà la nostra azione amministrativa sarà basato sulla partecipazione attiva dei cittadini, la co-progettazione degli interventi e la riattivazione del capitale sociale di cui Campobasso è ricca, ma che attualmente non è messo nelle condizioni ottimali per poter davvero contribuire in maniera decisiva alla rinascita della città. L’adozione concreta e il potenziamento di strumenti come quello della Amministrazione Condivisa e delle call for ideas, il dialogo continuo e fattivo con le tante realtà associative della città e l’apertura totale e costante al miglioramento collettivo, grazie all’impulso positivo dei singoli cittadini, saranno gli elementi chiave per accorciare sensibilmente la distanza tra Amministrazione e Cittadino.
Sostenibilità ed efficienza, approccio place-based
I principi ispiratori della nostra azione saranno quelli illustrati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, a cui intendiamo dare pragmatico seguito ponendo al centro del nostro agire e delle scelte inerenti qualsiasi opera o progetto i criteri di sostenibilità sociale e ambientale, pensando sempre, fin da subito, ad accorgimenti per rendere tali progetti duraturi nel tempo e il più possibile indipendenti e sostenibili da un punto di vista economico e finanziario. Potenzieremo l’offerta dei servizi in house e delle partecipate, sperimentando meccanismi innovativi che permettano la realizzazione di economie di scala ed una migliore e più efficiente allocazione delle risorse (umane ed economiche). L’approccio place-based su cui la nostra strategia si basa è volto a ripensare, riprogettare e riqualificare luoghi e strutture “isolati” (soprattutto se dismessi o in disuso), ridando loro una funzione e una identità all’interno del disegno complessivo di città. Proporremo forme di mobilità nuove, diverse e integrate tra loro, che rendano la città più facile e piacevole da fruire, partendo dai nodi di intermodalità esistenti (da potenziare) e in divenire (es., c.d. “metropolitana leggera”). Una città dove ogni auto, treno, bus, bici, monopattino o pedone abbia i suoi luoghi, spazi e funzionalità, partendo dal rispetto dell’identità degli spazi e dal coraggio di ripensare insieme zone di vita dove potersi affrancare da ingorghi, code, caos e smog (es., ZTL).
Decoro urbano, connessioni, branding
Perseguiremo il deciso miglioramento del decoro urbano ponendo sia meticolosa attenzione alla manutenzione ordinaria, che incoraggiando e supportando modalità innovative (es., street art) le quali, oltre alla valenza estetico-percettiva, devono rappresentare un modo nuovo e alternativo per entrare a fondo nel tessuto sociale della città e affrontare con convinzione i diversi problemi di marginalità ed emarginazione esistenti. Una città più bella, funzionale e connessa, è per noi lo specchio di una comunità più coesa e solidale che non lascia nessuno indietro. Concetto di solidarietà su cui porremo l’accento stimolando la creazione di eventi ed iniziative che permettano ai cittadini di contribuire volontariamente (in forma economica o mettendo a disposizione tempo e lavoro) alla creazione di circuiti virtuosi che, permettano di superare i limiti oggettivi cui l’attuale crisi economica ci ha posto dinanzi, soprattutto in ambito sociale e dell’istruzione, dove, a fronte di esigenze crescenti, le sole disponibilità economiche a disposizione dell’amministrazione risultano spesso insufficienti.
Reti virtuose e project financing
Per dare forma e sostanza ai nostri progetti innovativi faremo ricorso al cofinanziamento da parte dei privati, al project financing e al crowdfunding a supporto e potenziamento degli strumenti di bilancio ordinario già a disposizione. Potenzieremo l’ufficio comunale per la progettazione, in modo da riuscire a intercettare quanti più fondi nazionali e comunitari possibile in grado di finanziare progetti e opere, ma anche a implementare progetti di scambio di buone pratiche che permettano alla nostra città di emanciparsi, creando reti virtuose e proiettarla verso un futuro possibile e auspicabile, recuperando il gap acquisito in questi anni».

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