Un tentativo in extremis per riportare la calma all’interno della colazione, sottoponendo ai partiti nazionali anche le istanze che provengono dall’area moderata. È la mission del governatore Donato Toma che ieri pomeriggio a Palazzo D’Aimmo ha riunito gli esponenti della sua maggioranza per trovare la sintesi, e quindi la più ampia convergenza possibile, sulla figura del candidato sindaco. Il presidente, appena rientrato da Bruxelles, ha aggiornato i lavori del tavolo, e dunque il ‘verdetto finale’, in attesa di incontrare le liste civiche (oggi pomeriggio).
La mediazione però è difficile: da una parte c’è l’accordo di Arcore, sottoscritto direttamente da Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che ha assegnato la casella di Campobasso alla Lega, indicando Alberto Tramontano come ‘condottiero’ della coalizione. Dall’altra ci sono le rivendicazioni dell’area moderata e delle liste civiche, guidate da Vincenzo Niro e Salvatore Micone, che hanno mal digerito il diktat nazionale. Contestato metodo e proposta, con il rischio concreto di un ammutinamento il 26 maggio.
«Riapriremo il confronto con i partiti nazionali», il commento a margine della riunione del numero uno di Palazzo Vitale. Nel corso del vertice sono stati avanzati anche dei nomi ‘alternativi’ a quello di Tramontano. In pole position Aldo De Benedittis, ex assessore della giunta Di Bartolomeo e, secondo i rumors, l’unica figura in grado di ricucire lo strappo con i dissidenti.
Ma la Lega sembra non intenzionata a mollare la presa: «Il nostro è un atteggiamento costruttivo – ha commentato il coordinatore del Carroccio Luigi Mazzuto – che mira ad aggregare tutte le forze politiche della coalizione attorno al nome di Alberto Tramontano. È lui – rimarca l’assessore al Lavoro– il candidato designato dai partiti».
Meno categorico il coordinatore di Fratelli d’Italia d’Italia Filoteo di Sandro: «Noi prendiamo atto dell’accordo stipulato a livello nazionale e dunque seguiamo la linea di Roma. Qualora dalla Capitale dovessero arrivare indicazioni diverse sul nome allora le accetteremo». Sulla stessa linea anche la coordinatrice di Forza Italia: «Se Lega e Fratelli d’Italia si trovassero d’accordo ad una modifica sul nome – spiega Annaelsa Tartaglione – noi non ci opporremo, nella consapevolezza che la casella di Campobasso spetta comunque alla Lega. L’obiettivo primario resta l’unità del centrodestra». Insomma, tutto è ancora in stand by. La fumata bianca potrebbe arrivare domani mattina, quando gli esponenti della maggioranza saranno di nuovo in riunione, forse quella decisiva.

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