Le prove di unità nel centrodestra proseguono anche se, con il passare delle ore, si allontana sempre di più l’ipotesi di presentarsi compatti alle elezioni del 26 maggio.
I tentativi di far desistere la Lega e il candidato sindaco designato nel corso dell’accordo di Arcore, Alberto Tramontano, sembrano caduti nel vuoto. Dall’altro lato la fronda delle civiche, guidata dai leader di Popolari per l’Italia e Udc – Niro e Micone – è intenzionata ad andare avanti con la proposta di Corrado Di Niro come guida dell’area moderata. Ridotte al lumicino le probabilità che un terzo nome, quello di Aldo De Benedittis o in alternativa quello di Roberto Fagnano, possa convincere le due fazioni a scendere in campo con un’unica squadra.
Nel frattempo salgono a sei gli aspiranti sindaci che tenteranno di conquistare lo scranno più alto di Palazzo San Giorgio. Ieri anche Pino Libertucci ha ufficializzato la propria candidatura.
«Dopo una lunga riflessione condivisa con le tante persone che in questi giorni abbiamo incontrato comunico di aver accettato la candidatura a sindaco di Campobasso proposta da Italia in comune e dal gruppo di lavoro che ha elaborato il programma per la città . Ci candidiamo innanzitutto per governare la città insieme ai cittadini ed è per questo che l’agenda del sindaco e degli assessori sarà pubblica in modo da consentire a tutti di conoscere gli appuntamenti e gli argomenti in discussione.
Come dichiarato nel Consiglio comunale di lunedì ripristineremo la squadra di Polizia Giudiziaria dei vigili urbani per contrastare in primo luogo la lotta alla droga, vero flagello emergente in città, e la sicurezza dei cittadini.
Ci candidiamo per occuparci delle periferie e delle contrade, per ridare splendore agli orti botanici e per rendere le tradizioni fonte di attrazione turistica e fattore di sviluppo economico sostenendo le attività commerciali e favorendo il riequilibrio dei flussi di mobilità. Istruzione, università , biblioteche, sanità, innovazione avranno un posto di attenzione nel nostro programma. Ci candidiamo con l’ambizione di offrire un’altra scelta di governo della città ai campobassani».

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