Si fa o non si fa? Anche quest’anno i campobassani si stanno chiedendo se il Comune organizzerà la Notte Bianca, assente ormai da tre anni. La manifestazione che chiude la bella stagione in molti comuni italiani, continua ad essere un peso troppo gravoso per le casse di Palazzo San Giorgio. “Altro che Notte Bianca, qui ci sono solo chiari di luna” un commento più che eloquente quello dell’assessore al Bilancio di Palazzo San Giorgio Aldo De Benedittis che preso dalla chiusura del bilancio, sulla tradizionale festa è piuttosto caustico. “Abbiamo dovuto operare tagli in ogni settore, risparmiare su tutto, anche sulla carta per le stampanti figuriamoci se possiamo permetterci di organizzare l’evento di fine estate. Non ci sono proprio le condizioni per poterlo fare. In questo clima di austerity dobbiamo essere accorti e attenti. C’è bisogno della massima oculatezza e non dobbiamo fare errori di valutazione – dice sempre l’assessore – la Notte Bianca è una bella vetrina per la città ma le casse del Municipio non possono permettersela”. Ma non è detta l’ultima parola. Pare infatti che un imprenditore abbia contattato il Comune per organizzare la manifestazione. Dalle voci che circolano a Palazzo San Giorgio pare si tratti di un campobassano che non vuole rinunciare alla kermesse che negli anni scorsi è riuscita a portare in città migliaia di persone. Insomma un privato cittadino si sostituisce al Comune nell’organizzazione di un evento che manca e che per il capoluogo potrebbe essere una bella vetrina. “Chiariamo subito un concetto – spiega l’assessore De Benedittis – non è che noi siamo contro la Notte Bianca, a noi piacerebbe organizzarla e far contenti i campobassani, visto però che non abbiamo le possibilità per farlo allora ben venga l’iniziativa del privato. Non saremo certo noi ad ostacolarlo, anzi faremo il possibile per stargli accanto, magari abbonandogli la tassa di occupazione suolo pubblico. Insomma tutto quello che potremo fare lo faremo volentieri per il bene della città. Stamattina (ieri ndr) ho incontrato questo imprenditore e gli ho chiesto di formulare una richiesta al Comune, di presentare una sorta di programma per la festa, poi quando sarà tutto pronto decideremo cosa fare. Da parte nostra avrà la massima disponibilità. Su una cosa però sono stato molto chiaro: appoggeremo la sua proposta, ma non possiamo finanziarla in alcun modo”. Chissà se la ‘‘via’ del privato possa essere la chiave di volta anche per la Notte Bianca che altrimenti sarebbe un’altra di quelle iniziative costrette a rimanere in fondo ad un cassetto ormai chiuso a chiave. Anche l’anno scorso sembrava si fosse aperto uno spiraglio di luce e invece poi andò tutto in fumo: il Comune che come al solito non aveva soldi propose la strada dell’accordo. Ossia una sorta di collaborazione con i privati: commercianti e organizzazioni di categoria comprese. “E’ la festa della città ma è soprattutto un’ottima occasione per tanti commercianti, soprattutto per quelli del centro e per quanti vendono prodotti alimentari – avevano detto dal Municipio – quindi sarebbe giusto che l’iniziativa fosse organizzata dai privati. Il Municipio metterebbe a disposizione la struttura tecnica e concederebbe i permessi necessari, le associazioni invece dovrebbero procurarsi i soldi, considerando anche possibili sponsorizzazioni, e poi organizzare l’evento”. Nessuno si fece avanti e della Notte Bianca nemmeno l’ombra. Quest’anno però la musica sembra diversa.

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