È uno dei momenti più sentiti dalla popolazione campobassana, una tradizione che sfida il tempo, che commuove e che fa sentire vicina l’intera comunità.
Grandi emozioni anche quest’anno per la consueta processione del Venerdì Santo. In migliaia, tra devoti, turisti e curiosi, si sono riversati ieri sera per le strade del centro cittadino per assistere al coinvolgente rito sacro. Centinaia, come sempre, i protagonisti del coro, rigorosamente vestiti a lutto, che accompagnano la statua dell’Addolorata e del Cristo morto per le vie del centro. La processione, come da tradizione, è partita intorno alle ore 18:00 dalla chiesa di santa Maria della Croce, nel borgo storico di Campobasso.
Lungo l’itinerario non è mancato uno dei momenti più toccanti dell’evento, ossia la consueta tappa davanti all’ingresso della Casa Circondariale di via Cavour. Alle ore 19.30 uno dei detenuti (che gode dell’ex art.21) ha recitato sul piazzale antistante la “preghiera del detenuto alla Vergine Addolorata”. Presenti, oltre alle numerose autorità civil e religiose, la direttrice dell’amministrazione DAP, dottoressa Irma Civitareale, il comandante della Polizia penitenziaria dottor Ettore Tomassi assieme agli agenti, il cappellano don Pasquale D’Elia, il personale dell’area educativa, le associazioni di volontariato e le cooperative sociali.
La processione – e il discorso dinanzi all’Istituto penitenziario – è stata presieduta dall’arcivescovo di Campobasso-Boiano, monsignor GianCarlo Bregantini.
La preghiera del detenuto: «Cara Addolorata Maria madre nostra,
Tu che tutto vedi e conosci, Tu che unita in eterno al Tuo figlio Gesù, morto e risorto per noi, leggi nei nostri cuori,
Tu che conosci dolori e sofferenze di tutti noi, sai quanto è difficile la nostra condizione e il nostro vivere quotidiano, lontani dai nostri cari e timorosi, a volte, di non riuscire a vedere il volto Tuo e quello di Tuo figlio Gesù.
Aiutaci a portare ogni giorno la nostra croce con la pace nel cuore, aiutaci a comprendere i nostri errori e a trovare la forza per riprendere un cammino sereno ed onesto fondato sulla legalità.
Con cuore contrito e spezzato o Santa madre di Dio a te ci rivolgiamo e, umilmente, ti imploriamo: fa che le nostre sofferenze non siano vane, a te ci affidiamo perché mai si è udito che un tuo figlio non sia stato ascoltato.
Certi del tuo amore, ti preghiamo di ottenere misericordia da Tuo figlio per noi, di aiutarci a trovare la luce di Dio, la Sua grazia e a sentire ogni giorno la forza del Suo amore ispirati da sentimenti di mitezza ed umiltà.
Sostieni e rendi sempre autentico il nostro desiderio di contribuire alla costruzione del bene comune attraverso azioni riparatorie in favore della comunità esterna, che possano riscattare le nostre colpe. Donaci la pace del cuore, l’amore vicendevole e la fraterna comunione sorretti dalla tua grazia.
Aiutaci madre addolorata a sopportare le fatiche della vita, a vincere la tristezza e il malumore e a superare ogni circostanza che provoca divisione.
Custodiscici nel tuo cuore addolorato e fa che il nostro cammino sia sempre illuminato e accompagnato dal tuo amore materno».

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