La campagna elettorale ha ufficialmente preso il via. A scendere in campo nel capoluogo molisano in vista delle attese elezioni amministrative del 26 maggio, 5 candidati per la carica di sindaco e 309 aspiranti consiglieri comunali. A tentare la scalata a Palazzo San Giorgio tanti volti noti nel panorama politico locale. Numerose, però, anche le ‘nuove proposte’. Tra queste c’è anche lei, la bella Sarah Khalaf, donzella ufficiale della sfilata dei Misteri 2018. Inizialmente ‘criticata’ per aver rivestito quel ruolo pur non essendo, secondo alcuni, una campobassana ‘doc’ (solo perché di origini egiziane), e dopo essere stata ‘spodestata’ da una ragazza romana di origini molisane durante la sfilata straordinaria in onore del Di Zinno lo scorso dicembre, la Khalaf ha deciso di mettersi in gioco, spinta da un «desiderio di riscatto» verso le ingiustizie che negli ultimi anni l’hanno vista protagonista e rivendicando il suo diritto di cittadina campobassana.
«L’idea di rimettermi in gioco nasce a dicembre – spiega in un eloquente post la candidata di Popolari per l’Italia – quando la politica è entrata in maniera inaspettata e prepotente nella mia vita, mostrandomi il suo lato più buio. Delusa e disillusa, pensai che non era un mondo di cui avrei voluto far parte, poi qualcosa è cambiato. Il pensiero che un gruppo di politici mi avesse tolto un qualcosa che mi spettava di diritto ha fatto nascere in me un indomabile desiderio di riscatto. Ebbene sì, riscatto: non tanto per non aver rivestito nuovamente il ruolo di donzella alla sfilata invernale dei Misteri, bensì quel desiderio di rivincita che ci accomuna tutti quando ci sentiamo impotenti dinanzi alle ingiustizie. Perché, pensiamoci bene: quante volte siamo stati e siamo vittime passive di comportamenti sbagliati frutto di cattiva politica? Io, Sarah, giovane cittadina di Campobasso, non ci sto più. Ho fatto di questa meravigliosa città il fulcro del mio studio e del mio lavoro. Il mio futuro è qui. E – aggiunge – proprio perché sono giovane e non ho alcuna voglia di andare via, scendo in campo. Il senso di sfiducia e il progressivo allontanamento dei giovani dalla vita politica è un dato allarmante. È necessario rimboccarsi le maniche, è necessario smettere di avanzare critiche e demonizzare gli altri senza impegnarsi in prima persona, è necessario ricominciare a fare il bene di questa città che purtroppo, ultimamente, sta facendo i conti con un allarme sociale da non sottovalutare. Non sono qui a fare promesse – spiega – non credo in chi assicura rivoluzioni o cambi radicali in tempi ristretti: le cose importanti si fanno lentamente, tutti insieme, partendo dal piccolo e facendo bene il proprio dovere di cittadino. Perché la politica, quella buona, parte da tutti noi campobassani. Non ho altro da offrirvi se non il mio tempo, vi dedico il mio impegno per veder rinascere questa città e la mia voglia di fare, che vi assicuro essere non quantificabile. Vorrei avere la possibilità di poter rappresentare ognuno di Voi in consiglio comunale con umiltà ed estrema disponibilità. Abbiate fiducia nei miei, nei Vostri propositi – conclude – Il 26 Maggio non è troppo lontano: cambiamo insieme la nostra città. Con Campobasso, per Campobasso, ogni giorno».

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