Le dimissioni sono state inviate tramite pec nella giornata di sabato, in concomitanza con la presentazione delle liste. Francesco De Bernardo, candidato tra le file dei Popolari per l’Italia, e Massimo Sabusco, schierato invece nelle lista È Ora ( formazione ‘civica’ che ha inglobato anche gli esponenti dell’Udc), non fanno più parte dell’esecutivo Battista. Le loro deleghe, rispettivamente Mobilità e Finanze, non sono state riassegnate: del resto dall’indizione dei comizi elettorali le attività di Giunta e Consiglio sono limitate solo all’adozione di atti urgenti e improrogabili.
I due ex assessori, nonostante il verbale di fedeltà a Battista firmato a gennaio, hanno deciso di sostenere il centrodestra. Questo recitava il documento sottoscritto da 8 dei nove assessori (escluso Salvatore Colagiovanni) all’inizio di gennaio: «Effettuata la ricognizione e la verifica degli obiettivi politici strategici in relazione alla scadenza del mandato e all’attuazione del programma di governo, dichiaro di voler contribuire alla azione di Governo della città di Campobasso anche per il prossimo quinquennio 2019-2024 dando continuità alla azione amministrativa attualmente posta in essere anche con il contributo dello scrivente. Conseguentemente l’eventuale propria candidatura alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Campobasso per il quinquennio 2019-2024 avverrà in una lista a sostegno del centro-sinistra, oggi rappresentato da Antonio Battista, in quanto in linea con i valori fondanti del mio agire in politica. Pertanto autorizzo la pubblicazione e la diffusione della presente dichiarazione».
Un tradimento secondo alcuni. Eppure De Bernardo durante la settimana della ‘resa dei conti’ – quando Battista azzerò la giunta – aveva dichiarato in più occasione che «il verbale non sarebbe stato vincolante, non essendo ancora noti né il candidato sindaco né il programma da sostenere alle prossime elezioni».
Scelta più ‘politica’ quella di Massimo Sabusco. Eletto con l’Udc, partito che nel 2014 gravitava nell’area di centrosinistra e che dallo scorso anno siede invece nelle maggioranza di centrodestra a Palazzo D’Aimmo. Insomma, una sorta di passaggio obbligato.
Il numero uno di Palazzo San Giorgio ha però ritirato gli incarichi anche ad altri due ‘transfughi’, i consiglieri Gianluca Maroncelli (delegato alle contrade) e Antonio Molinari (delegato al verde pubblico). Gli inquilini dell’assise sono infatti candidati rispettivamente con i Popolari per l’Italia e È ora. Concluso il repulisti, ora spazio alla campagna elettorale.

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