Il 14 luglio 2019 ricorrono i dieci anni dalla morte del caporal maggiore Scelto Alessandro Di Lisio. Una data che la famiglia e l’intera città non dimenticherà mai. Quel maledetto 14 luglio la vita del parà campobassano di appena 25 anni fu spezzata da un ordigno posizionato sulla strada tra Farah e Ganjabad, in Afghanistan. Alessandro si trovava in missione di pace nel Paese controllato dai talebani da quattro mesi e faceva parte di un team specializzato nella bonifica delle strade prima del passaggio di convogli militari e diplomatici. Il 14 luglio del 2009 era impegnato con un gruppo di commilitoni a bordo di due veicoli Lince e di un mezzo blindato Coguar. Ma lungo quella strada qualcosa andò storto: la pattuglia di paracadutisti della Folgore e del Primo Reggimento Bersaglieri venne colpita dall’esplosione di una bomba che distrusse il primo mezzo della colonna, a bordo del quale si trovava il parà campobassano. Nonostante l’immediato ricovero, Alessandro Di Lisio morì poco dopo all’ospedale militare di Farah.
In occasione del decimo anniversario dalla sua scomparsa, oltre alle consuete manifestazione di commemorazione, il Comune di Campobasso ha deciso di andare oltre, intitolando una piazza al caporal maggiore. La proposta bipartisan è arrivata da cinque consiglieri, Giovanna Viola, Simone Cretella, Lello Bucci, Marialaura Cancellario e Giovanni Di Giorgio, ed è stata accolta positivamente dalla Giunta.
Il luogo prescelto è il giardino comunale di Viale Ugo Petrella retrostante il monumento dei Caduti – già sede di un cippo funerario in suo onore. L’intitolazione in onore del Caporal Maggiore Scelto Alessandro Di Lisio, sarà ufficializzata con una delibera a seguito del compimento dei dieci anni dal decesso e a seguito della conclusione del procedimento finalizzato ad ottenere il necessario parere consultivo della Commissione Cultura.

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