La polemica è scoppiata sui social poco dopo la benedizione dei Misteri. Ad accendere la miccia la consigliera regionale Filomena Calenda che con un post su Facebook ha denunciato un ‘trattamento di favore’ riservato solo ad alcuni esponenti politici: «L’amministrazione Gravina è il cambiamento, così dicono», scrive l’esponente di Palazzo D’Aimmo. «Stamattina al Comune di Campobasso, in occasione dei Misteri, ad alcuni consiglieri regionali non è stato permesso l’accesso alla balconata del comune, mentre il consigliere Greco, privilegiato saliva tranquillamente. #cambiamentoacavoliloro».
Una versione smentita dall’ufficio stampa dei 5 Stelle a Palazzo San Giorgio. «Il consigliere Andrea Greco è salito al primo piano del Municipio solo per accompagnare il vice premier, ma non ha assistito alla benedizione dalla balconata. È sceso subito dopo aver lasciato Di Maio – precisano – ed ha raggiunto gli altri consiglieri regionali davanti al Municipio».
Ma il clima di festa è diventato rovente, non solo per la colonnina di mercurio, molto prima, intorno alle 11.30, quando i giornalisti hanno iniziato ad affollare l’atrio del Municipio. Lì era allestito – secondo il programma comunicato dallo staff del Movimento – il punto stampa per le interviste al vice premier Di Maio.
La gestione degli accessi di giornalisti e non solo (anche di alcuni consiglieri comunali di opposizione a cui è stato vietato di varcare i cancelli di Palazzo San Giorgio), è stata affidata ad un neo eletto del Movimento 5 Stelle, Nicola Simonetti, ieri mattina in veste di addetto alla security con tanto di cartellino ‘staff’.
Lo stesso cartellino lo indossava la moglie del consigliere che, a differenza di una trentina di giornalisti (di testate regionali e nazionali) costipati dietro una transenna sotto la scalinata del Comune, si aggirava liberamente al piano terra del Palazzo di Città. «È stata utilizzata come fotografa ufficiale del Movimento», la spiegazione fornita dall’ufficio stampa per giustificare la sua presenza.
Sta di fatto che all’arrivo del vice premier solo alcuni ‘fortunati’ giornalisti, quelli che sgomitando sono riusciti a guadagnare la prima fila dietro la transenna e a raccogliere la dichiarazione di Luigi Di Maio. Mentre al resto della stampa, che ha ‘osato’ protestare per l’evidente disorganizzazione, sono state riservate risposte stizzite. «Se continuate a fare così andate via tutti», le parole del consigliere delegato alla security. Alla fine i giornalisti sono stati ‘liberati’ dall’assessore Cretella che, spostata la transenna, ha permesso a tutti di raggiungere l’aula consiliare per le riprese, salvando più di qualcuno dall’imbarazzo.

madu

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