Ha fatto il suo ingresso per la prima volta a Palazzo San Giorgio lunedì mattina, ma sulla sua figura è già calata un ‘ombra’. Il consigliere straniero aggiunto, Louzi El Khatir, è indagato nell’inchiesta che nel 2015 smascherò il sistema di truffe, tangenti e false certificazioni messo in atto per permettere l’ingresso di extracomunitari in città. Una notizia di cui nessuno a Palazzo San Giorgio pare fosse a conoscenza.
L’inchiesta fece molto rumore in città con nove persone nel registro degli indagati: poliziotti, proprietari immobiliari, imprenditori agricoli, cittadini extracomunitari, tra cui appunto anche il neo consigliere straniero.
Al centro delle indagini della Squadra Mobile l’Ufficio immigrazione della Questura di Campobasso dove prestavano servizio i due agenti che, secondo l’accusa, avrebbero favorito o ostacolato, a seconda delle convenienze, il rinnovo dei permessi chiesti dagli extracomunitari commettendo presunte violazioni rispetto agli obblighi imposti loro dal ruolo che ricoprivano all’interno dell’Ufficio immigrazione.
Secondo gli inquirenti Louzi El Khatir avrebbe prodotto documenti falsi per trarre in inganno i funzionari di Prefettura e Questura, dichiarando di ospitare cittadini stranieri nella sua abitazione per motivi di lavoro e far così ottenere loro permessi di soggiorno.

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