Viene definito phishing ed è un tipo di frode effettuata solitamente tramite posta elettronica messa in atto da malintenzionati con l’intento di ottenere dalla vittima informazioni riservate come password, dati di accesso a carte di credito e conti corrente fingendosi un ente affidabile, ad esempio la propria banca.
A cadere nei giorni scorsi nella trappola di un malvivente un imprenditore di Campobasso che, subito dopo aver realizzato di essere stato vittima di raggiro, si è rivolto agli agenti della Polizia Postale per denunciare l’accaduto.
Nel caso specifico il truffatore, spacciandosi per una ditta con cui l’imprenditore aveva abituali rapporti commerciali, ha chiesto di riscuotere un credito rimasto insoluto per circa 30.000 euro.
Visto che l’indirizzo della mail, inviata dal delinquente, era quasi del tutto rassomigliante a quello della ditta, la vittima ha inviato quanto richiesto per poi avvedersi di essere stato indotto in errore, pertanto si è subito rivolto alla Polizia di Stato.
A questo punto, la Squadra investigativa del Compartimento-Polizia delle comunicazioni, diretta dal commissario dottore Gabriele Di Giuseppe, attivate le dovute indagini, ha scoperto che i fondi illeciti sono stati versati in un conto corrente e poi ulteriormente spostati su altri conti, tutti gestiti da un nigeriano con precedenti specifici e risiedente nel Centro-Italia.
A questo punto, dopo una serie di accertamenti tecnici, i poliziotti hanno ricostruito una rete di riciclaggio internazionale, facente capo al cittadino nigeriano, quindi hanno provveduto a denunciarlo per il reato di riciclaggio all’Autorità giudiziaria competente, contestualmente segnalandolo alla Divisione anticrimine della questura, per le eventuali previste misure di prevenzione.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni, continuerà a tenere monitorate tutte le attività sospette, perseverando nelle attività repressive, anche in base alle direttive impartite dal questore della Provincia di Campobasso in materia di sicurezza ed ordine pubblico.

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