È il giorno del voto: oggi 980 amministratori, tra sindaci e consiglieri della provincia di Campobasso, andranno alle urne per la scelta del nuovo vertice di Palazzo Magno che guiderà la Provincia per i prossimi 4 anni.
Due i candidati che andranno a sfidarsi sul ring elettorale: da una parte, per il centrosinistra, Giuseppe Caporicci, sindaco di Portocannone, sostenuto dal Pd. Dall’altra Francesco Roberti, primo cittadino di Termoli, sostenuto dal fronte governativo della coalizione di centrodestra, che ha deciso, a differenza delle provinciali di Isernia, di rimanere unito e convergere su un unico nome. Una candidatura sostenuta anche da Niro che domenica scorsa ha incontrato i suoi amministratori confermando la sua preferenza per il sindaco di Termoli. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 20 nel seggio che sarà costituito presso la Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso.
«L’obiettivo è iniziare un cammino di collaborazione tra le amministrazioni – le parole di Roberti – per un proficuo lavoro sul territorio e per dare risposte ai cittadini nella rapida risoluzione di problemi legati alla viabilità, alle scuole e ai settori che sono legati ancora alla Provincia».
«Domani (oggi ndr) gli amministratori della Provincia di Campobasso saranno chiamati al voto per eleggere il presidente della Provincia – le parole del suo antagonista, Giuseppe Caporicci – Nonostante questo ente abbia subito, a causa di recenti riforme incomplete ed inorganiche, un drastico ridimensionamento delle proprie dotazioni finanziarie, riveste ancora il ruolo di importante presidio territoriale con competenze delicate quali quelle sulle strade, sulle scuole superiori nonché su diverse tematiche di rilevanza ambientale. Nella mia quotidiana attività di sindaco a capo di un ente privo di risorse e con grandi problemi di dotazione organica (situazione che purtroppo si riscontra nella maggior parte dei Comuni della nostra Regione), ho accettato di candidarmi alla Presidenza della Provincia di Campobasso per contribuire a portare all’interno dell’ente provinciale la mia esperienza di amministratore di una piccola comunità, che spesso incontra difficoltà nel relazionarsi con gli enti territoriali di livello superiore e che altrettanto spesso è chiamato a rimboccarsi le maniche in prima persona per dare risposte ai cittadini. Il mio auspicio – conclude – è che i colleghi amministratori che saranno chiamati domani alle urne, facciano una scelta consapevole, al di là delle appartenenze politiche e delle rappresentanze di territorio. Buon voto a tutti».
Il sistema per le elezioni di secondo grado (non sono i cittadini a votare) è lo stesso adottato a Isernia, ovvero, quello del voto ponderato. Pertanto a ‘pesare’ maggiormente saranno le preferenze dei Comuni più grandi, ossia Campobasso e Termoli. L’uscita dai giochi del Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi ha ribadito la decisione di non presentarsi alle urne, lascia poche speranze dunque al candidato di centrosinistra. Neanche la trattativa in corso a Roma tra 5S-Pd sembra infatti aver influenzato la scelta dei grillini molisani di non sostenere il candidato dei dem.
In questo caso la vittoria di Roberti potrebbe essere vinta a tavolino. Ma nulla vieta ai consiglieri pentastellati di rimescolare le carte.
Dubbi che verranno chiariti, al termine della partita, quando si saprà il nome di chi occuperà lo scranno più alto di Palazzo Magno per i prossimi 4 anni.

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