Dopo il sequestro della cartella clinica della neonata morta durante il parto al Cardarelli, ieri la Procura ha deciso di aprire un fascicolo per far luce sulle cause di un decesso che, almeno all’apparenza, sembra inspiegabile.
Le condizioni della madre, una donna di 30 anni residente in un comune della provincia, e della piccola non presentavano criticità né durante il ricovero né nella fase del travaglio. Prima di entrare in sala operatoria il battito cardiaco della piccola era regolare, poi durante il parto qualcosa è andato storto e quando la bimba è venuta alla luce il suo cuore aveva già smesso di battere.
I medici hanno seguito alla lettera la procedura, come evidenziato dall’Azienda sanitaria regionale nelle ore immediatamente successive alla morte, intubando la piccola e somministrandole i farmaci d’urgenza. Purtroppo però non c’è stato nulla da fare.
L’Asrem ha immediatamente avviato una indagine interna e avanzato la richiesta di autopsia sul corpicino della piccola, anche per tutelate l’operato dei medici del reparto. Medici che nelle prossime ore verranno iscritti nel registro degli indagati. Poi si procederà all’autopsia con la nomina del medico legale e dei consulenti di parte che assisteranno all’esame irripetibile.
Entro 60 giorni i risultati che chiariranno le cause della morte della piccola.

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