Si scrive ex hotel Roxy, si legge degrado e abbandono. La struttura nel cuore della città è al centro delle cronache locali e delle segnalazioni dei residenti ormai da anni e nonostante gli annunci delle diverse forze politiche che si sono avvicendante sia a Palazzo Vitale che al Comune di Campobasso, nulla ancora si è mosso.
La vicenda è ormai nota: l’edificio, tempo struttura ricettiva fiore all’occhiello del capoluogo, durante il governo Iorio venne acquistato dalla Regione per il trasferimento della sede del Consiglio. Un progetto rimasto però solo su carta nonostante il concorso di idee indetto dal presidente Frattura e gli annunci di abbattimento e riqualificazione. Uno stallo durato anni e neppure l’incendio che ha interessato parte della struttura nel 2014 ha ‘smosso’ la situazione.
Dopo le elezioni regionali del 2018 il governatore Toma aveva annunciato che in cassa sono disponibili i fondi per la demolizione, parliamo di 2 milioni e 800mila euro.
Ma le risorse coprono solo le spese per l’abbattimento della struttura, mentre per la ricostruzione la soluzione potrebbe essere il ricorso ad un project financing (e dunque il coinvolgimento di privati).
L’estate scorsa la diffida del Comune che ha sollecitato la Regione Molise ad effettuare un intervento di bonifica dei luoghi interessati, nonché a provvedere alla chiusura dei varchi e a predisporre la sistemazione della recinzione in essere sull’area identificata. Bonifica che, secondo quanto dichiarato dall’assessore alle Politiche sociali di Palazzo San Giorgio, Luca Praitano, la Regione ha effettuato solo in parte.
Ma ora è sorto un altro problema. All’interno della struttura quotidianamente fanno capolino senzatetto e tossicodipendenti. I residenti della zona hanno infatti segnalato più volte al Comune e alla forze dell’ordine al presenza di persone che soprattutto nelle ore serali, entrano nel vecchio hotel dagli ingressi posteriori probabilmente per cercare riparo e un posto dove passare la notte. Rumori sospetti che hanno allarmato i cittadini. Non è la prima volta che nell’immobile trovano riparo clochard, ma negli ultimi tempi il fenomeno sembra essere dilagato. ‘Colpa’, secondo alcuni, del decreto sicurezza che ha inasprito i criteri per concedere il diritto d’asilo o lo status di rifugiato politico. Tantissimi i migranti che sono ‘usciti’ dal circuito di accoglienza e che sono stati costretti ad abbandonare sia i centri di accoglienza straordinaria (Cas) che gli Spar. Attualmente a Campobasso l’unica struttura che può ospitare persone bisognose, e fuori dal sistema di accoglienza, è la Casa degli Angeli di via Monte San Gabriele gestita dalla Caritas, ma i posti disponibili sono di gran lunga inferiori al numero degli stranieri presenti in città prima dell’approvazione del decreto sicurezza.
Lo stesso problema è stato riscontrato anche in un’altra struttura abbandonata della città, la vecchia scuola elementare di via Kennedy. Anche lì i residenti hanno notato movimenti strano, prontamente segnalati alle forze dell’ordine. Una situazione che è attualmente al vaglio dell’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Campobasso.

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