Avrebbe dovuto pranzare insieme al premier ma il fuoriprogramma con i ragazzi della cooperativa Lai di Isernia ha stravolto i piani. Un ‘inconveniente’ che però non ha tolto il sorriso al sindaco di Campobasso Roberto Gravina che ieri ha accolto per la prima volta il presidente Conte con la fascia tricolore al petto (nelle due precedenti visite a Campobasso del presidente del Consiglio Gravina non era ancora stato eletto, ndr).
Non nasconde la soddisfazione per l’ok ai due progetti, presentati in tempi record, finanziati con 18 milioni e mezzo di euro. Ieri, con la firma in Prefettura, la scommessa fatta dalla squadra pentastellata per il rilancio del centro storico di Campobasso può finalmente partire.
«In pochissimo tempo abbiamo ripreso un progetto datato e l’abbiamo ammodernato – ha detto Gravina – doteremo il centro storico di un parcheggio importante a valle della collina Monforte e di un sistema di mobilità che consentirà alle persone che avranno sostato in quell’area di raggiungere tutto il centro storico, compreso quello murattiano, con un trenino elettrico su monorotaia».
Non una funivia dunque, come erroneamente emerso nei mesi scorsi: «Nel progetto che abbiamo ripreso – spiega l’equivoco – era prevista una funivia che però è stata accantonata per l’esiguità di risorse. Valuteremo più avanti se inserirla utilizzando altri finanziamenti, anche con l’apporto di un privato».
Si tratta di un progetto coraggioso e i tempi di realizzazione interesseranno tutta la consiliatura. A breve partiranno le indagine geologiche poi l’iter per la progettazione esecutiva».
Più stretti, invece, i tempi di realizzazione del secondo progetto, già esecutivo, che prevede il collegamento tra Santo Stefano alla fondovalle Rivolo. «L’obiettivo è quello di limitare la marginalizzazione delle frazione che è Campobasso ma dista sette chilometri dalla città e dunque come se fosse un paese a sé».
Rimarca, infine, l’importanza di questa giornata e il segnale positivo che negli ultimi mesi sta arrivando da Roma: «Mai in così poco tempo, un presidente del Consiglio dei Ministri, si è recato per ben tre volte nella nostra città, segno evidente dell’attenzione che il Governo sta avendo per il nostro Molise e per Campobasso.
Il contratto istituzionale di sviluppo rappresentare una duplice e forse anche triplice opportunità: anzitutto la responsabilizzazione della classe politica affinché si garantiscano tempi certi e trasparenza delle procedure di gara e dell’affidamento dei lavori; la crescita e lo sviluppo delle aree coinvolte a vario titolo ed, infine, una nuova coesione territoriale, capace di superare i campanilismi per cogliere le opportunità di crescita che oggi ci vengono offerte, senza divisioni né protagonismi, ma con la sola voglia di migliorare la prospettiva futura di questa terra.
Ma il Cis deve essere anche l’inizio di un percorso che possa davvero rilanciare questa regione la cui atavica deficienza infrastrutturale non consente di guardare verso l’orizzonte con il giusto ottimismo.
Campobasso ed il Molise aspettano da più di 30 anni, la dorsale stradale capace di attraversare questa regione in sicurezza e rapidità ed è su questo che le chiediamo la stessa attenzione finora avuta».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.