È una delle strade più impervie, in termini di circolazione, del capoluogo molisano, ma è anche una delle poche vie ‘green’ rimaste in città. A segnalare le pessime condizioni e i pericoli a cui vanno incontro ogni giorno automobilisti e pedoni nella nota via delle Frasche una utente sui social che, in post pubblicato sulla pagina Stop ai cafoni di Campobasso, riporta all’attenzione dell’Amministrazione comunale un problema già noto da anni.
«Vorrei sottoporre il problema della viabilità in via delle Frasche – si legge nel post – negli ultimi anni, infatti, c’è stato un considerevole aumento dei residenti nella zona Colle dell’Orso che, unitamente agli automobilisti che fanno quella strada per evitare il traffico di via San Giovanni,
hanno aumentato il transito in zona su una strada che è stretta e non si presta affatto per la doppia corsia. Per non parlare poi del rischio che corrono i pedoni – aggiunge – dovrebbe esserci un progetto per allargare la strada. Io ci passo tutti i giorni sia in auto che a piedi e penso che non si può più rimandare». Immediata la reazione dei cittadini, alcuni dei quali, anche quotidianamente, trovano riscontro nelle problematiche evidenziate nel post alle quali va aggiunto anche l’atteggiamento indisciplinato di molti automobilisti che aumentano esponenzialmente il rischio di incidenti.
Sul caso è intervenuto anche l’ex primo cittadino, Antonio Battista, il quale spiega che «sì, esiste il progetto per allargare la strada. Il terreno praticamente è stato già acquistato dalle Ferrovie dello stato. Esiste anche il finanziamento di circa 600 mila euro, parte dei fondi Cipe».
Non è mancato, poi, l’intervento dell’attuale assessore alla Mobilità nella giunta Gravina, Simone Cretella, che ha colto l’occasione per lanciare un’importante novità: «A breve partirà la sperimentazione con il senso unico a scendere dal ponticello in direzione casa di riposo – annuncia l’assessore visto e considerato che – le misure e le dimensioni di quella strada non garantiscono la sicurezza dei pedoni, che vanno assolutamente tutelati. Non è che ci sono molte alternative oggi, chiaramente nelle more di futuri lavori di ampliamento o miglioramento della strada».
Lanciata la ‘bomba’, che potrebbe risolvere anche solo in parte il problema, non tutti però hanno accolto la proposta in maniera positiva: «A mio parere – la riflessione di un utente disabile – in quel crocevia, solo quando ci scapperà un mega incidente con morti, solo allora prenderanno in considerazione di farci qualcosa, mai prima.
Già 40 anni fa quando abitavo in quella zona, la vecchia amministrazione diceva che avrebbe fatto dei cambiamenti radicali ma non li ha mai attuati, sempre con la scusa di mancanza di fondi. La causa principale – ribadisce – è di quegli automobilisti che, per evitare di fare un largo giro, venendo da via delle Frasche, invece di andare dritto o a destra, girano a sinistra fregandosene di tutto e tutti. Semafori che funzionano quando i pedoni devono attraversare e auto che sfrecciano senza dargli la precedenza.
Ma tanto a chi frega tutto questo se poi i pedoni sani ne pagheranno le conseguenze? Non cito i disabili in carrozzella perché in quel tratto non è di uso per loro visto che tutti i marciapiedi dell’incrocio sono sprovvisti di rampe, ma hanno solo ‘mostruosi gradini’ per tutto il percorso fino al cimitero. Per cui faranno meglio a stare sulla strada e vicino ai ‘mostruosi gradini’ ché sopra, perché poi, alla fine di ognuno, ci sono sempre gradini e non rampe, per cui scenderli sarebbe molto pericoloso, specialmente per chi non ha nessuno che li aiuti».

Un Commento

  1. Modificare la transitabilità di via delle Frasche, pensando di poter risolvere in questa maniera il problema, è a mio avviso sbagliato oltreché rischioso. Credo che a tutt’oggi, così come lo è stato per 30 anni, pur evidenziando grossi disagi, sia per gli automobilisti che per i pedoni, in mancanza di modifiche strutturali quali: ampliamento della carreggiata e realizzazione di marciapiedi, il doppio senso di marcia resta la soluzione migliore da mantenere, in attesa che vengano effettuati i suddetti lavori. La soluzione prospettata dall’amministrazione comunale di rendere la strada a senso unico, pur se meritevole per l’attenzione mostrata nei confronti di una problematica che si trascina da anni, aggraverebbe la situazione attuale rendendola ancor più pericolosa. Si passerebbe infatti da una strada a doppio senso di marcia, che impone in autotutela e naturalmente agli automobilisti il limite di velocità, considerata la ristrettezza della carreggiata, ad una strada a senso unico che avrebbe bisogno di autovelox ogni 10 metri per dissuadere gli stessi dal percorrerla a velocità sostenuta non essendoci più il freno naturale delle auto provenienti dall’altro senso di marcia, e questo andrebbe proprio a scapito dei pedoni che, non avendo a disposizione il marciapiede su cui riparare, si troverebbero ancor più, rispetto ad oggi, esposti ed in condizione di rischio per la minore attenzione degli automobilisti. Va evidenziato inoltre, che vietare il transito nella parte opposta, obbligherebbe gli automobilisti a riversarsi tutti verso via S.Giovanni, strada già di per se caotica per la presenza dei semafori posizionati prima del passaggio a livello. Il mio invito pertanto (non sottacendo i disagi quotidiani di mobilità ed anche economici dei cittadini che abitano nella zona), è quello di dare priorità ai lavori di ampliamento della carreggiata e alla realizzazione di marciapiedi, ritenendoli propedeutici, sia alla sperimentazione, sia ad eventuali modifiche di percorribilità che si intendono adottare su tale strada.

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