L’incubo si consumava dentro le mura domestiche ed è durato per sei lunghi anni. Vessazioni continue, anche di fronte ai figli, insulti, violenze verbali e fisiche fino a quando la donna, esasperata, ha trovato il coraggio di denunciare tutto alla Polizia. E così gli agenti della Squadra Mobile sono entrati in azione nel pomeriggio di lunedì dando esecuzione ad un’ordinanza cautelare – disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura – applicativa della misura dell’allontanamento dalla casa familiare a carico di un professionista di Campobasso accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
Come emerso dalle indagini, l’avvocato molto noto nel capoluogo faceva uso di alcol e cocaina e, in evidente stato di alterazione, riversava la sua rabbia contro la moglie, costringendola ad avere anche rapporti sessuali.
Le vessazioni dell’uomo nei confronti della moglie, che si protraevano da circa sei anni, negli ultimi tempi erano diventate insostenibili: la offendeva pesantemente davanti agli estranei ed ai figli minori, ne controllava gli spostamenti, le impediva ogni autonomia, la tempesta di telefonate e messaggi farneticanti per sapere dove si trovava, con chi e cosa faceva, minacciandola continuamente e limitando fortemente la sua possibilità di azione. Controllandola costantemente, seguendola, rimproverandola e minacciandola la faceva vivere in uno stato di mortificazione e di paura ed in una condizione di avvilimento. L’uomo ricorreva alle minacce anche per ottenere prestazioni sessuali che riteneva dovutegli in virtù del rapporto coniugale.
La vittima avrebbe subito tali condotte per anni, senza mai denunciare nulla, sperando che le cose potessero cambiare. Tale accettazione aveva, però, accresciuto nell’uomo la convinzione di essere nel giusto e di poter continuare a vessare la moglie anche in presenza dei figli minori. Portata al limite di rottura la donna ha trovato il coraggio di denunciare il marito e, con il sostegno del Centro Antiviolenza di Campobasso e della Polizia di Stato, anche la forza per cercare di rialzarsi ed avere la speranza in un futuro migliore per sé e per la propria famiglia.
La vicenda in questione, rappresenta una tipologia delittuosa sempre più frequente negli ultimi anni ed il cui contrasto capillare – tra gli obiettivi di questa Procura- è doveroso e necessario anche al fine di prevenire più gravi reati.

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