Gravina a tuttotondo nello studio di “Conto alla rovescia”, la trasmissione di Teleregione condotta da Pasquale Damiani. Il primo cittadino, ospite ieri sera del format, ha rivissuto le tappe del suo percorso politico: dalla campagna elettorale al programma proposto, fino ai primi importanti interventi messi in campo nel corso degli ultimi 5 mesi, ossia da quando i campobassani hanno scelto di affidare a lui e alla sua squadra la guida della città.
Il sindaco, in studio, annuncia subito un’accelerata per lo sblocco del bando periferie, provvedimento congelato dal governo gialloverde e poi, dopo la concertazione con l’Anci, ‘rinviato’ al 2020: «Ieri abbiamo firmato la delibera di giunta che dà il via libera all’affidamento dei progetti: 18 milioni di euro che arriveranno su Campobasso. So che anche a Isernia dovrebbero arrivare le risorse. C’è inoltre il Contratto istituzionale di sviluppo che prevede poco meno di 19 milioni di euro. Sto cercando di aiutare la struttura a velocizzare alcuni processi in modo tale che l’effetto benefico di questi fondi diano risultati anche in termini occupazionali come ad esempio nel campo dell’edilizia».
Nei giorni scorsi la partecipazione a Roma ai funerali di Fred Bongusto, in cui il sindaco era presente con il gonfalone del capoluogo, unico stendardo nella chiesa in Piazza del Popolo. Gravina ribadisce in studio l’intenzione di omaggiare il cantante molisano e che l’amministrazione è al lavoro per individuare una struttura da intitolare al maestro: «Abbiamo avuto una serie di proposte, tutte assolutamente rispettabili – dice -troveremo il modo di onorarne la memoria, senza però stravolgere la storia dei luoghi».
Ma a 5 mesi dal risultato delle elezioni è già tempo di bilanci. A fronte dei commenti positivi dei cittadini, che riconoscono l’impegno di Gravina di voler rendere Campobasso una città migliore, commenta: «Siamo consapevoli che si tratta ancora della fase ‘luna di miele’ ma è anche vero che ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile e speriamo di restituire un minimo alle persone che ci hanno dato fiducia».
Parole di stima e soddisfazione il sindaco le ha poi rivolte alla sua squadra, in particolare all’assessore Amorosa: «La nostra è una squadra fatta di competenza, esperienza e appartenenza. Tra i cinque assessori della mia giunta, tre provenivano già da 5 anni di lavoro in Consiglio. Ho cercato dunque di ‘fare tesoro’ delle loro esperienze da consiglieri e rappresentanti delle commissioni. L’ingegnere Amorosa è quello che mi ha sorpreso di più, nel senso che, pur non avendo esperienza, è riuscito ad ambientarsi in questo contesto. Resta il fatto che è un professionista molto utile e produttivo. Non a caso è a capo del settore Urbanistica e Lavori Pubblici e ha già permesso al Comune di risparmiare cifre elevate su diversi interventi».
Sul tema delle luminarie, per la quale è stata prevista una spesa di 60mila euro (come si evince dall’avviso per l’affidamento dell’appalto pubblicato dal Comune), Gravina precisa: «A causa delle scarse risorse non potremo replicare la spesa dello scorso anno. Sarà una cosa più ‘sobria’ e per questo sono già pronto ad eventuali polemiche. Mi piace però pensare che l’aspetto più importante per la città sia recuperare il valore del Natale».
Sulla sua reputazione da grillino “anomalo” e sul rapporto con l’opposizione Gravina poi sottolinea: «Nella mia esperienza da consigliere comunale di opposizione ho sempre cercato di non agire solo da “bastian contrario” ma di improntare il mio ruolo sul piano del controllo della maggioranza. La mia non è mai stata una opposizione “urlata” e ho sempre cercato anche il buono nella maggioranza di allora. Su questo temo di non essere smentito e voglio ricordarlo anche ai miei avversari di oggi».
Il sindaco ha poi affrontato la questione dei trasporti, del mancato trasferimento dei fondi alla Seac che però «è di competenza regionale. Il Comune ha fatto la sua parte, garantendo la copertura degli 800mila euro, ed è giusto riconoscere il ruolo che ognuno ha nella vicenda. Di sicuro tra i nostri obiettivi c’è la volontà di migliorare la qualità del servizio».
Sulla videosorveglianza commenta: «Non posso nascondere che, per come funzionano adesso le telecamere, non siamo affatto contenti. È chiaro che ci sono falle nel sistema. C’è stato un problema di lentezza nella trasmissione dati che pregiudica la qualità delle immagini. Ciò significa che alcuni frame non sempre sono perfettamente visibili. Abbiamo già chiesto un intervento in garanzia alla Regione affinché garantisca il ripristino del funzionamento anche perché, ricordiamolo, assolvono alla loro funzione primaria che è quella della repressione dei reati».
Infine il focus sulla raccolta differenziata: «L’avvio della raccolta differenziata non è mai indolore e anche se non è ben accetta dai cittadini va fatta per due aspetti: ambientale ma anche economico. Quando non avremo più una discarica disponibile dovremo cercare un altro sito in cui riversare i nostri rifiuti, ci saranno costi maggiori, più macchinari, più personale che va remunerato. Se riusciamo a differenziare aiutiamo non solo la salute ma è un’azione che fa bene, in un sistema virtuoso, anche al nostro portafoglio. Entro l’anno prossimo contiamo di arrivare ad un 70% di copertura».

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