Giornata di condivisione e passione per lo sport quella tenutasi ieri mattina a Campobasso nell’ambito della 46esima edizione della “Su e Giù”, la storica gara podistica per le vie del centro cittadino dedicata quest’anno alla memoria del maestro Domenico Fratianni.
Nonostante la pioggia l’edizione 2019 dell’amata manifestazione ha visto in campo migliaia di partecipanti e stavolta ha assunto anche un duplice significato grazie al gesto della Procura, delle forze dell’ordine, della magistratura e dei numerosi avvocati intervenuti, che ribadisce un messaggio, già lanciato ai cittadini circa un anno fa, su un fenomeno sempre attuale: insieme si può combattere la droga. Da questi presupposti ieri mattina, il sindaco Roberto Gravina, il procuratore Nicola D’Angelo e tanti altri partecipanti, hanno deciso di indossare per l’occasione la t-shirt con la scritta “Molis3 Senza Sostanze Stupefacenti”, proprio per comunicare, attraverso l’evento che ogni anno raduna migliaia di partecipanti, un’ambizione, un sogno, la possibilità concreta che i cittadini si liberino una volta per tutte da un male che attanaglia, giorno dopo giorno, la nostra società, soprattutto i più giovani. Lo dimostrano le numerose operazioni condotte dalle forze armate negli ultimi mesi, tutte accomunate dal grave disagio vissuto da ragazzi, spesso minorenni, che cercano ‘sollievo’ nell’uso spasmodico di alcol e droga.
In quest’ottica, attività ‘sane’ come lo sport rappresentano un faro luminoso nell’oceano oscuro dell’illegalità. Un modo per sfuggire a quel ‘mostro’ che cresce dentro, che si alimenta di paure e fragilità fino a distruggere chiunque pensi di trovare in una ‘dose’ la soluzione a tutto. Una piaga, una vera e propria tragedia, che pesa non solo su chi ne fa uso ma anche sui familiari, vittime indirette di questo fenomeno, il cui bene dei propri figli o nipoti rappresenta l’unico vero obiettivo di vita.
Solo combattendo quel mostro e ponendo un freno ai “venditori di morte” si può ambire a rendere migliore la nostra società.
SL
