Pochi ma buoni, verrebbe da dire. La protesta di massa annunciata a gran voce nei giorni scorsi dagli studenti molisani si è rilevata un vero e proprio flop, o meglio una scusa bella e buona per saltare la scuola. Lo conferma l’esiguo numero di partecipanti allo sciopero targato “Friday for future” tenutosi ieri anche a Campobasso e i numerosi banchi vuoti nelle classi degli istituti della città. Dopo il flashmob di giovedì lungo corso Vittorio Emanuele, protesta che ha visto decine di giovani attivisti stendersi a terra come ‘cadaveri’ per trasmettere il senso della battaglia climatica, ci si aspettava un’adesione maggiore alla manifestazione ufficiale del giorno seguente.
E invece ieri mattina, davanti a Palazzo San Giorgio, seduti in cerchio a parlare di ambiente e soluzioni all’emergenza climatica, c’erano solo una manciata di studenti.
A confermare la pessima condotta delle giovani generazioni il richiamo dello scrittore e docente del liceo scientifico Romita di Campobasso, Pier Paolo Giannubilo, che in un eloquente post intitolato “no future” si rivolge così ai giovani attivisti, o presunti tali: «Studenti di Campobasso, neanche un po’ di vergogna? Un mese fa li lodavo su facebook con ingenuità da idealista, li incoraggiavo pubblicamente a lottare e gli offrivo tutto il mio supporto nella più sacrosanta delle cause, che mi illudevo potesse averli coinvolti.
Oggi il mio liceo (e presumo le altre superiori della città) era deserto per il Friday for future. Migliaia di ragazzi non sono stati a scuola. Bene – spiega -, questi erano quelli che la tv ha trovato a protestare davanti al municipio – commenta nel post in cui è allegato il servizio televisivo in cui si vedono i circa 20 studenti presenti alla manifestazione -. Trovo spaventoso questo fermoimmagine. Spaventoso, a fronte delle preziose ore di lezione saltate senza motivo.
Spaventoso. Raccapricciante.
Dal prossimo sciopero – annuncia -, ricomincerò a fare come quando avevo 30 anni: esco a prendere per le orecchie fino all’ultimo dei miei studenti intenzionati a non entrare e li ributto in classe a calci nel didietro. Invito i miei colleghi a fare altrettanto».
Ad ogni modo, i pochi ‘eroici’ manifestanti che hanno aderito alla protesta sono stati ricevuti in Consiglio comunale ed hanno ottenuto l’approvazione della ‘Dichiarazione di emergenza climatica’.
L’argomento è stato portato in Aula grazie ad una mozione del Partito democratico. Nel pomeriggio l’assessore Cretella aveva chiesto di ritirare la mozione, poi con un emendamento proposto dai 5 Stelle, il documento è stato approvato. «Diverse delle azioni previste nel DUP dalla nostra amministrazione sulle tematiche ambientali, – ha detto l’assessore all’ambiente Simone Cretella – sono già state poste in essere nel corso di questi primi mesi di consiliatura, tra cui ad esempio la promozione di eventi plastic-free, gli interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici, la richiesta di fondi per un nuovo sistema di mobilità a basso impatto ambientale a servizio del centro storico, la redazione di un regolamento per eco-feste, la redazione di un regolamento per il compostaggio domestico, la messa a dimora di nuovi alberi e la rimozione di individui deperienti, l’adesione alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, il patrocinio al Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da Legambiente».
«Alle piazze del quarto Global Strike For Future, alla piazza degli studenti molisani che reclamavano il diritto al loro e nostro futuro, il Partito Democratico e la Sinistra per Campobasso hanno dato contemporaneamente ascolto e voce. Esprimiamo la nostra soddisfazione – hanno commentato Battista, Trivisonno, Salvatore e Battista – per aver raggiunto un risultato importante per Campobasso».

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