Bagno di folla a Frosolone per il ritorno di Domenico Iannacone. Il giornalista d’inchiesta, conduttore de ‘I dieci comandamenti’, trasmissione di Ratre e autore di altri programmi Rai come ‘Presa diretta’, affonda le radici proprio a Frosolone, oltre che a Torella del Sannio, e domenica sera ha ricevuto un grande riconoscimento, l’ennesimo della sua carriera, proprio dalla sua comunità d’origine.
Il sindaco Giovanni Cardegna, di fronte a un folto pubblico, gli ha consegnato il ‘coltello ‘doro’, simbolo dell’identità del paese. La splendida lama, realizzata dall’artigiano Rocco Pietrunti, rappresenta la tradizione frosolonese che si fonde, come ha sostenuto il primo cittadino, con diverse culture.
«La finalità di questo premio è quella di valorizzare il nostro antico artigianato delle forbici e dei coltelli – ha commentato Cardegna -. Ma quello che vogliamo è anche promuovere un buon prodotto dell’artigianato locale, perché questo non è un aspetto divaricante rispetto a chi fa un lavoro intellettuale. Il lavoro artigianale e quello intellettuale sono vicini perché è sulla qualità che si gioca la competizione globale».
L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, è stata ideata dalla Proloco e dal Comune di Frosolone e sin dallo scorso anno ha riscosso l’ammirazione delle persone coinvolte e l’apprezzamento del paese. Il premio viene conferito a una figura che abbia legami con Frosolone, parentali, affettivi o lavorativi, e che si sia particolarmente distinta nello svolgimento della propria attività professionale. Lo scorso anno l’artigiano Feliciano Piscitelli realizzò il coltello d’oro per don Antonio Di Lorenzo, vicario generale della diocesi di Lanciano-Ortona ed ex parroco del paese. Qui il sacerdote ha svolto il suo ministero per quasi 20 anni, dal 1963 al 1982.
Stavolta gli organizzatori hanno voluto riconoscere il dono a un uomo che ha fatto del lavoro giornalistico una missione vera e che porta a termine il suo lavoro con ingegno, curiosità e soprattutto con grande libertà.
«È un riconoscimento che mi fa profondamente piacere – ha detto Domenico Iannacone dopo aver ricevuto il coltello d’oro -. Tornare nella mia terra e nella scuola che ho frequentato mi permette di avvicinarmi alle origini: qui è iniziato tutto». La cerimonia si è tenuta all’interno dell’edificio scolastico di piazza Alessandro Volta e ha visto la partecipazione anche del presidente della Proloco, Michele Colavecchio, particolarmente entusiasta per la riuscita dell’evento.
«Nella nostra attività rientra anche e soprattutto l’aspetto culturale – ha dichiarato -. Siamo giunti alla seconda edizione del coltello d’oro e quest’anno abbiamo deciso di darlo a Domenico Iannacone per tutti i riconoscimenti che ha ottenuto, come il premio Ilaria Alpi, per ben cinque volte e quello ricevuto a Berlino lo scorso giugno, il prestigiosissimo ‘Civil Media Prize’, per il documentario “Lontano dagli occhi”, lo speciale de ‘I dieci comandamenti’ che racconta l’odissea dei migranti nel canale di Sicilia attraverso immagini drammatiche, testimonianze e storie simboliche».
L’orgoglio di una tradizione secolare come quella delle lame e delle forbici, attraverso il ‘coltello ‘doro’ si è unita al vanto di avere, per i molisani tutti, un concittadino come Iannacone, che svolge con professionalità il ruolo di comunicatore.
La serata è stata allietata da una lectio magistralis dello stesso giornalista e da momenti musicali ad opera dei maestri Christian Di Fiore (zampogna e organetto) e Pasquale Franciosa (oboe).
VC

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