Ha scelto un’azienda di Monteroduni per acquistare dolci. E, dopo aver scelto i prodotti, ha deciso di pagarli con assegni bancari che però erano di provenienza illecita. Un trucchetto costato caro ad una imprenditrice campana, smascherata dai carabinieri della locale Stazione che, al termine di una accurata indagine hanno denunciato la donna per truffa aggravata e ricettazione. Dagli accertamenti effettuati è emerso infatti che la donna ha saldato il conto di mille euro con l’impresa molisana, utilizzando titoli di credito che in pratica erano provento di furto. Una vicenda che potrebbe riservare ulteriori sviluppi. Le indagini dei carabinieri vanno avanti per chiarire tutti i contorni del caso. In particolare bisogna accertare se la donna abbia messo a segno raggiri analoghi in altre realtà italiane. Da Monteroduni a Pettoranello del Molise, dove i carabinieri della Stazione di Carpinone – impegnati in un servizio di controllo del territorio –  hanno sorpreso nei pressi della zona industriale, quattro persone di origine campana con a carico precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio, che si aggiravano con fare sospetto a bordo di un’auto. Per questo è stato intimato l’alt al veicolo e, grazie a una perquisizione, sono stati  rinvenuti tre smartphone del valore complessivo di circa millecinquecento euro.I  quattro campani fermati non hanno saputo giustificarne né la proprietà né la provenienza. Per questo, dopo le formalità di rito espletate presso la Caserma di Carpinone, a carico dei quattro è scattata una denuncia per possesso ingiustificato di oggetti di valore ed il sequestro del materiale rinvenuto. Intanto sono in corso ulteriori indagini per accertare la provenienza dei telefonini recuperati e quale il motivo della presenza dei quattro nel territorio isernino.

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