Il lavoro, l’amore per la moglie Ines, che è scomparsa nel 1994 e il grande affetto dell’intera famiglia. Sono questi gli elementi che compongono l’elisir di lunga vita di Francesco Petta. Il nonnino di Carpinone, da tutti conosciuto come Tobia, ieri ha compiuto 105 anni.
«È una bella età effettivamente», ha scherzato lui rispondendo nell’intervista realizzata dal giornalista Nicola de Santis per Teleregione. Lucido, attivo e intenzionato a vivere ancora tanti momenti esaltanti, Tobia Petta si è mostrato sereno anche in occasione del suo ultracentesimo compleanno. Per la festa però dovrà attendere qualche giorno. L’evento è in programma sabato 12 maggio in piazza Mercato. Dalle ore 19,30 Il cuore del paese si animerà di musica, balli e ci sarà anche un buffet. Una grande festa che sarà preceduta dalla funzione religiosa nella chiesa madre, alle ore 18.
«Un bicchiere di vino e un panino non mancheranno – ha precisato ancora Tobia, che poi ha ironizzato ancora -, tutto a spese del sottoscritto».
Sarà quella l’occasione per celebrare un uomo d’altri tempi che ha saputo adattarsi pienamente all’epoca dei ‘millenials’, tanto che usa con disinvoltura il cellulare. Ma la festa per Francesco-Tobia sarà anche utile a dare nuovo vigore a quei valori che gli hanno fatto percorrere tante epoche sempre con lo stesso spirito. Sono quelli i principi, per lui imprescindibili, che oggi occorre trasmettere alle nuove generazioni.
«Ai giovani dico di lavorare onestamente – ha detto ancora nell’intervista -. Io ho sempre fatto il contadino, mai alle dipendenze d qualcuno. Ho preferito coltivare la mia terra e devo dire che ho fatto una vita discreta. Ho una bella famiglia e mi dispiacerebbe lasciarla».
Nonno Tobia ha ancora tante cose da fare, del resto solo qualche mese fa ha ricoperto il ruolo di apostolo nella celebrazione della lavanda dei piedi, svoltasi Giovedì Santo a Carpinone. Ma non solo questo, perché le sue giornate sono dense di impegni: la mattina tappa fissa al bar per la colazione, poi segue le ultime notizie al tg, di cui non perde un’edizione e nel pomeriggio l’appuntamento è con gli amici per scambiare opinioni sui temi di più stretta attualità, la politica su tutti. Del resto Tobia non rinuncia nemmeno ad andare a votare e in occasione delle ultime elezioni ha raggiunto tranquillamente il seggio da solo per esprimere la sua preferenza. In casa fa ogni cosa ed è pienamente autonomo, tanto che ormai né i parenti né i conoscenti si stupiscono più. La sua libertà è tale che a volte i due figli devono andare in giro per il paese a cercarlo. Entrambi, con i sei nipoti e gli otto pronipoti rappresentano la sua gioia.
«Mi sento bene e, considerando l’età, non soffro di nulla – ha detto nonno Tobia -. Sto benissimo, evidentemente è la natura. Sabato la piazza sarà aperta, per chi vorrà stare un po’ in compagnia».
VC

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