La porta della Provincia è sbarrata per i cantonieri. I 30 stagionali, rimasti senza lavoro da circa due anni, non verranno riassunti dall’ente di via Berta. La parola fine su questa delicata e sofferta vicenda l’ha messa Lorenzo Coia qualche ora fa. Al termine dell’ultima seduta del consiglio, il presidente ha spiegato ai giornalisti che la questione è chiusa, ma non in favore dei diretti interessati. Gli operai che si sono occupati per lungo tempo della manutenzione stradale e dello sfalcio dell’erbe lungo le arterie del territorio pentro, percepiranno una sorta di indennizzo economico in un’unica soluzione. Si tratta della somma che avrebbero dovuto percepire in base al prolungamento dei vecchi contratti, ovvero un ‘contentino’ che, d’altra parte, non lascia spazio ad alcuna stabilizzazione. Dopo le varie aperture dei mesi scorsi, arrivate in seguito ai vari tavoli aperti in Regione, alla presenza delle autorità coinvolte e del comitato che è sorto per tutelarli, ogni speranza è tramontata.
«Quella dei cantonieri è una vicenda annosa che ci ha visto impegnati per tutto il corso del mandato – ha dichiarato Coia – e che si è conclusa con un risarcimento di otto mensilità, una tantum, al personale che ha avuto la reiterazione dei contratti a termine. Così si è chiusa definitivamente. Nonostante i proclami del ministro Madia e del Governo sulla stabilizzazione, noi oggi avremmo la possibilità di assumere al massimo una o due unità, per lo più appartenenti alle categoria protette. Quindi l’assunzione di 30 cantonieri era impossibile».
Le parole del numero uno di via Berta chiudono ogni spiraglio e, per giustificare tale scelta obbligata, Coia ha citato proprio la normativa che spesso era stata presa ad esempio dalle organizzazioni che si sono spese per la riassunzione dei cantonieri. Per il presidente non c’è legge che tenga, in quanto i fondi a disposizione per sostenere tale numero di personale non ci sono.
Manutenzione stradale
La brutta notizia per i cantonieri non è l’unica novità prospettata da Coia. La seconda è decisamente positiva, in quanto parla di un ritorno a una operatività che manca da tempo.
L’ambito d’azione sono proprio le strade su cui operavano gli stagionali. A detta del presidente a breve si riuscirà a dare risposte alle tante proteste che arrivano dai residenti dei piccoli centri di ogni angolo della provincia e dagli automobilisti costretti a transitare su asfalti ormai dissestati e in molti casi caratterizzati d avere e proprie voragini.
«Quest’anno per la prima volta riusciremo a provvedere alla copertura delle buche – l’annuncio di Coia -, a eliminare le situazioni di seria pericolosità e allo sfalcio dell’erba. Ciò significa che provvederemo alla manutenzione degli 866 chilometri di strade della provincia, cosa non è facile. Nelle pieghe del bilancio siamo riusciti ad avere alcuni finanziamenti, in più il ministero delle infrastrutture ci ha dato 570mila euro e con questi soldi riusciremo a fare un minimo di lavori straordinari sulle strade. Sono 10 anni che non si provvede a queste opere e nonostante la carenza di personale ora ci riusciremo».
La possibilità di riattivarsi è data dal riposizionamento dei conti. Già qualche giorno fa Coia spiegò che finalmente la Provincia pare essersi messa alle spalle il periodo buio dovuto ai tagli disposti dal governo centrale. Prova ne è il prossimo bilancio di previsione, che dovrebbe essere chiuso in pareggio. Questa nuova situazione consentirà, anche se con dei fondi a disposizione non ingenti, di provvedere quantomeno a rendere percorribili delle strade diventate disastrose.
Valentina Ciarlante

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