Una scuola moderna, confortevole e sicura, ma anche un esempio di come l’unione di intenti e il superamento dei campanilismi continua a rivelarsi una ‘ricetta’ vincente per garantire servizi alla comunità, nonostante le mille difficoltà con cui i piccoli Comuni fanno i conti. C’è questo e molto di più nel plesso intercomunale di ‘Pietradonata’.
Le lezioni sono cominciate regolarmente lo scorso 13 settembre per i 60 alunni dell’Infanzia e i 50 che frequentano la Primaria. A breve invece, sarà attivata la Sezione Primavera per altri 15 bambini.
Ieri mattina le comunità di Sant’Agapito e Longano in festa hanno inaugurato la nuova struttura. Alla cerimonia, insieme ai sindaci Giuseppe Di Pilla e Antonio Ditri hanno preso parte il prefetto di Isernia Fernando Guida, i consiglieri regionali Filomena Calenda e Antonio Tedeschi, il primo cittadino del capoluogo pentro Giacomo d’Apollonio e la dirigente scolastica Ilaria Lecci.
«Questa scuola rappresenta un esempio virtuoso per tutta la provincia – ha sottolineato il prefetto Guida – sotto vari aspetti. Il primo è quello della celerità con cui la scuola è stata costruita. Spesso si parla male della pubblica amministrazione, ma quando si vuole davvero un’opera e ci sono amministratori che amano il loro territorio, anche questi ‘miracoli’ diventano possibili. Riuscire a completare un’opera pubblica in meno di due anni in Italia attualmente è tutt’altro che semplice. Ci sono poi – ha aggiunto – altri aspetti che mi piace sottolineare. I Comuni di Sant’Agapito e Longano hanno capito una cosa fondamentale: nella nostra provincia, caratterizzata al 90% da piccoli e piccolissimi centri, se non ci si associa per creare dei servizi pubblici, c’è il rischio di veder desertificato il territorio. L’associazionismo tra i Comuni è fondamentale e deve essere realizzato superando le forme di campanilismo che purtroppo rischiano di ‘uccidere’ i nostri paesi. C’è poi un terzo aspetto – ha evidenziato ancora il prefetto -, per cui questa opera è di esempio per tutta la provincia: sapere che i bambini d’ora in poi saranno al sicuro, perché – ha concluso – la sicurezza degli edifici scolastici è la prima cosa che il Governo vuole garantire».
Naturalmente entusiasti i sindaci dei due centri Giuseppe Di Pilla e Antonio Ditri. «Il primo bilancio è assolutamente positivo e supera di gran lunga le aspettative – ha affermato Di Pilla -. In meno di due anni siamo riusciti a realizzare la struttura che è stata aperta con l’inizio del nuovo anno scolastico. Un lavoro di squadra tra istituzioni che ha consentito di realizzare il progetto. Ora possiamo contare su una scuola all’avanguardia e, soprattutto, sicura. Naturalmente – ha poi aggiunto – non ci fermiamo. Prossimo passo sarà quello di completare l’esterno del plesso, che sarà dotato di un parco giochi per le attività ludiche. Un progetto che è inserito nel programma già avviato con la Regione e speriamo di ottenere in tempi stretti i fondi per realizzarlo. Inoltre abbiamo già presentato una richiesta al Miur per l’ampliamento della scuola, per i bambini dell’Infanzia e della Primavera, in modo da ‘liberare’ altre aule per consentire anche ad altri comuni di usufruire di spazi sicuri e adeguati».
Durante il suo intervento il sindaco di Longano Antonio Ditri ha ripercorso le tappe che hanno portato alla realizzazione della struttura a servizio attualmente anche della comunità di Castelpizzuto. «Questo è un sogno che si realizza – ha evidenziato -. Non è stato un percorso semplice, ma vedere i bambini e genitori felici mi riempie il cuore di gioia». Il primo cittadino ha infine ribadito l’avvio dell’iter per intitolare la scuola a Nicodemo Di Pilla e Carmine Di Stefano, due giovani di 26 e 21 anni di Sant’Agapito morti tragicamente nel 2003. «Abbiamo voluto ricordare due ragazzi che purtroppo hanno perso la vita nello svolgimento delle loro mansioni. La legge impone una trafila per poter poi posizionare la targa a loro intitolata e la procedura è stata avviata».Un progetto ambizioso che dunque è diventato realtà. Una risposta concreta alle difficoltà che vivono piccoli paesi, soprattutto quelli delle aree interne, condannati allo spopolamento e, di conseguenza alla perdita, dell’istituzione scolastica. Un destino inesorabile comune a tanti centri della provincia pentra che anno dopo anno vedono diminuire il numero degli alunni. Fenomeno che, per Pietradonata, è solo un brutto ricordo. Unendo le forze, infatti, le due comunità hanno scongiurato la formazione di pluriclassi o, peggio ancora, la chiusura delle scuole.
Deborah Di Vincenzo

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