Sono trascorsi quasi due mesi dal violento nubifragio che ha investito la provincia di Isernia provocando danni ingenti alle aziende presenti nell’area industriale di Pettoranello Di Molise, a causa dell’ennesima esondazione del fiume del Carpino. Per questo, da parte della Regione era stato assicurato, nell’immediato, massimo impegno e celerità nel mettere a punto il progetto che di fatto avrebbe consentito – in tempi brevi – di riparare gli argini del corso d’acqua. Ma ad oggi ancora nulla è stato fatto. Per questo il sindaco Andrea Nini, stanco di risposte che tardano ad arrivare ha formalmente diffidato il governatore Donato Toma e il dirigente del Settore competente «a realizzare – si legge nell’istanza – immediatamente gli interventi di riparazione dell’argine del fiume Carpino e a provvedere alla ripulitura delle forme nella zona industriale. Si declina nuovamente sin da ora – scrive ancora il primo cittadino – , ogni responsabilità, nessuna esclusa ed eccettuata, per possibili fenomeni di allagamento, pregiudizio per la pubblica e privata incolumità e danni a persone o cose legati a tali fenomeni».
La diffida, per conoscenza, è stata inviata anche alla Prefettura di Isernia. Non è la prima volta che il primo cittadino di Pettoranello si trova a dover mettere nero su bianco atti di questo tipo e sempre per le stesse ragioni. Lo scorso anno, infatti, aveva diffidato il ministero dell’Ambiente per «il rilascio del parere favorevole del Tavolo dei sottoscrittori al fine di autorizzare la Regione Molise a finanziare l’intervento con le economie del Fsc 20078-2013 generate dall’Apq ‘Sistema idrico e fognario depurativo’».
Eppure finora non ci sono stati né i lavori di sistemazione dell’alveo del fiume né tantomeno la ripulitura delle forme nella zona industriale. L’ultima esondazione a novembre è stata peggiore di quelle che l’avevano preceduta. Ingenti i danni, per la maggior parte già quantificati, subiti dai titolari delle aziende presenti nel nucleo industriale e dai proprietari dei terreni invasi dall’acqua. Non soltanto. In quell’area vivono anche delle famiglie e la zona ospita pure il polo scolastico di Infanzia e Primaria di Pettoranello.
Tanta l’amarezza e l’esasperazione del primo cittadino che, facendosi portavoce delle istanze degli imprenditori chiede risposte, ma soprattutto interventi immediati e risolutivi, anche in considerazione del fatto che «la Regione – ha spiegato Nini – dispone dei fondi necessari, ma non esegue gli interventi perché sta ancora aspettando il preventivo del Genio Militare, che più volte ho sollecitato attraverso la Prefettura. In realtà, la Regione non è vincolata dalla relazione tecnica esecutiva che il Genio Militare deve fornire. E potrebbe quindi avviare l’iter subito, perché il progetto è pronto dal mese di maggio dello scorso anno. Penso – ha concluso il sindaco – che tale scelta ha di fatto bloccato tutta la procedura, non consentendo ancora l’avvio dei lavori».

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