Ora è ufficiale: come anticipato nelle scorse settimane, dopo un’attenta valutazione, l’amministrazione comunale di Santa Maria del Molise ha formalizzato il suo passo indietro, rinunciando definitivamente all’attivazione del progetto Sprar che prevedeva l’accoglienza di richiedenti asilo in paese. Lo ha fatto con un’apposita determina, firmata dal responsabile del servizio dell’area amministrativa, il vicesindaco Michele Labella. Come è noto, qualche tempo fa, dopo attente valutazioni, l’ente aveva deciso di aderire all’iniziativa per poter gestire in via diretta l’accoglienza dei migranti. E, a settembre del 2017, la Giunta con propria delibera formalizzò tale decisione, dando di fatto il via alla procedura che portò all’indizione della gara. Due le offerte che arrivarono all’ente da parte da parte di ditte interessate ad occuparsi del servizio.Nel frattempo però cominciarono a manifestarsi delle preoccupazioni da parte della popolazione. Il progetto prevedeva che i migranti venissero accolti in una struttura nella frazione di Sant’Angelo in Grotte e, ciò fin dall’inizio provocò malumori tra la popolazione, non perché contraria all’accoglienza, ma perché chiedeva una redistribuzione dei richiedenti asilo più diffusa sull’intero territorio comunale. Per questo, in più occasioni, aveva chiesto una modifica del progetto in tal senso.
Dunque con il passare dei mesi dunque ci sono stati dei ripensamenti da parte dell’amministrazione. «Dopo un confronto sereno tra i membri della maggioranza – si legge in merito nella determina – emergeva l’esigenza e la necessità di tenere conto delle mutate situazioni di fatto rispetto a quelle esistenti al momento dell’avvio della procedura e di alcune criticità, non trascurando le preoccupazioni dei cittadini manifestate anche attraverso i mass media, dovute ad un impatto troppo aggressivo dello Sprar su un piccolo centro quale è il comune di Santa Maria del Molise». Scenari mutati dunque e, nel prendere una decisione, l’amministrazione ha anche tenuto conto della nota che il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha inviato ai sindaci lo scorso 22 gennaio, invitandoli «a scongiurare – si legge ancora nella determina – l’apertura non condivisa di centri per immigrati».
Da qui, dopo un ampio e attento confronto, la decisione ufficiale di non procedere all’aggiudicazione, di ritirare tutti gli atti di gara, di rinunciare definitivamente alla presentazione e alla realizzazione del progetto Sprar 2018-2020.

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