«Coesione ed inclusione»: sono queste le parole chiave dell’attività amministrativa che il nuovo sindaco di Frosolone Felice Ianiro intende mettere in campo, dopo aver conquistato la fascia tricolore nel centro più grande della provincia di Isernia tornato alle urne domenica scorsa.
Una lotta fino all’ultimo voto quella che ha visto contendersi la vittoria tra i tre competitori. E a spuntarla, alla fine è stato nuovo primo cittadino che alla guida della lista “Rinascere” ha incassato 695 preferenze (34,59%). Al secondo posto, invece, Maurizio Trillo di “Frosolone nel Cuore”. Solo venti le preferenze di differenza (675 voti con il 33,60%). Più staccata, invece, il vicesindaco uscente, Giuseppina Colarusso con 639 preferenze, che si è fermata al 31,81 per cento. Meno di tre punti percentuali, dunque, la differenza tra i tre candidati.
Dunque, seppur con una vittoria ‘di misura’ Frosolone ha deciso di voltare pagina. «La voglia di cambiamento in paese era palpabile – ha confermato il neo-sindaco -. E siamo stati noi i fortunati a poter rappresentare il cambiamento. È stata una vittoria di misura e ne siamo consapevoli, prendendo atto che il paese risulta frazionato».
Un tessuto sociale da ricostruire dunque e per questo il primo passo sarà quello di superare le divisioni all’interno della comunità. «È fondamentale fin da subito mettersi al lavoro – ha detto ancora il primo cittadino – per superare il frazionamento in atto. Per questo le nostre parole d’ordine saranno ‘coesione e inclusione».
Nuova amministrazione già al lavoro dunque per fare fronte alle varie problematiche. «La prima cosa da fare – ha assicurato Ianiro – è conferire il giusto decoro in paese, per migliorane l’immagine attraverso interventi di somma urgenza. Subito dopo ci impegneremo a portare avanti i progetti messi in cantiere dalle amministrazioni che ci hanno preceduto, per poter poi avviarne di nuovi intercettando anche fondi regionali ed europei. Inoltre – ha concluso il primo cittadino – dialogheremo con i centri limitrofi e fare rete e valorizzare le peculiarità del territorio».

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