Pochi minuti fa il senato accademico dell’Università degli Studi del Molise ha deliberato la restituzione dell’immobile di via Mazzini alla curia vescovile entro il 31 gennaio, data di scadenza del I semestre accademico. A far data dal 1° marzo 2015, in concomitanza con l’inizio del II semestre accademico, i corsi di laurea che si svolgono nell’ex seminario vescovile saranno spostati nella sede universitaria di Pesche. La decisione del senato accademico è stata assunta dopo che il Comune di Isernia ha deliberato lo stanziamento di 150mila euro per ristrutturare un’ala dell’auditorium da destinare ai corsi di scienze infermieristiche, gestiti a Isernia dall’università La Sapienza di Roma.

Brasiello ha a disposizione un mese e mezzo di tempo per trovare una soluzione soddisfacente.

Un Commento

  1. Luigi Mazzuto - Lega Nord Autonomie - Basta Euro scrive:

    Esprimo il più vivo disappunto per lo spostamento dei corsi UNIMOL dal Centro storico di Isernia alla Sede di Pesche. Pesche è un’ottima sede, attenzione, ma l’assenza dell’Amministrazione comunale di Isernia su una problematica così importante la dice lunga sulla politica che il centro sinistra sta mettendo in campo. Personalmente ritengo che che tra i corsi ad indirizzo infermieristico della Sapienza e i corsi UNIMOL non ci possa essere nessun collegamento. Non sono in contrapposizione, come adombrato da qualcuno. Anzi. Più iniziative ci sono meglio è, Se ad aumentare su un territorio è l’offerta formativa, quel territorio è destinato a crescere. Ma l’uscita di scena dal centro storico di Isernia è qualcosa di molto grave, politicamente. Brasiello e compagni devono darne conto alla cittadinanza. Dopo la stretta sulle tasse, si poteva anche ipotizzare una piccolissima fetta di euri da investire sulla presenza dell’ateneo molisano in Via Mazzini ad Isernia, non sarebbe stato scandalo. Prendiamo atto che così non è. Predicare bene e razzolare meglio non mi pare sia una buona politica per rilanciare Isernia, ed in tempi di magra, magari, uno non chiede investimenti, ma almeno conserviamo qualcosa di buono che esiste (va!). Qualche giorno fa leggevo di una proposta del senatore Ruta circa investimenti per rilanciare i centri storici dei nostri Comuni. Brasiello e compagni vanno in altra direzione. Ma non sono dello stesso schieramento politico? Non sono in sintonia! Ed allora dove vogliamo andare? Hanno la filiera (la chiamano così!) politica ideale a disposizione: governo nazionale, governo regionale, governo locale per potere programmare e realizzare qualcosa. Invece, partendo dal governo nazionale fino al governo locale solo tasse ed imposte, tra le più alte d’Italia, e il rischio di vedersi tagliare qualcosa di buono che c’è. E una cosa è chiara, però: non possono dire che le colpe sono di qualcun altro, sono tutti loro ed i cittadini sanno di chi sono le responsabilità. Ero partito col commentare la dipartita dell’UNIMOL dal centro storico di Isernia! Ed il peggio deve ancora venire!
    Luigi Mazzuto-Lega Nord per le Autonomie.

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