Un nuovo tassello è stato aggiunto nell’opera condotta dal giudice Enzo Di Giacomo per scongiurare definitivamente il pericolo della cancellazione del tribunale.
Il presidente del palazzo di giustizia pentro ha infatti ottenuto un finanziamento da ben 150mila euro per il consolidamento della facciata laterale dell’edificio di via Erennio Ponzio. Soldi che si aggiungono ai 90mila euro ottenuti soltanto una settimana fa, in seguito all’incontro avuto da Di Giacomo col sottosegretario Cosimo Maria Ferri.
Oltre ad aver accordato il saldo relativo al rifacimento delle coperture e al ripristino dei collegamenti elettrici e dei corpi illuminanti del Palazzo di Giustizia, ritenuti lavori di somma urgenza, lo stesso Ministero della Giustizia, con nota sempre a firma del direttore generale Antonio Mungo, ha comunicato di avere altresì avviato la procedura per ulteriori interventi strutturali la cui spesa è stimata appunto in 150mila euro e per il cablaggio della rete dati dell’immobile.
Inoltre la Conferenza Permanente presieduta da Enzo Di Giacomo e composta dal procuratore della Repubblica Paolo Albano e dal dirigente amministrativo Nicola Valentino, ha chiesto al dicastero competente di autorizzare la ristrutturazione dei servizi igienici dello stesso Palazzo di Giustizia di Isernia, per un importo preventivato di circa 180mila euro.
Infine il presidente ha ribadito la necessità di intervento, peraltro richiesta dallo stesso ministero nonché dal provveditorato interregionale alle opere pubbliche, per l’adeguamento sismico del Palazzo di Giustizia di Isernia.
«Il Tribunale e la Procura della Repubblica di Isernia ringraziano nuovamente e doverosamente il dicastero della Giustizia per tutto quanto sta ponendo in essere al fine di far fronte agli interventi urgenti di cui necessitiamo», hanno fatto sapere dagli uffici di via Erennio Ponzio.
Un rapporto diretto quello tra il vertice del tribunale isernino e il ministero che sta portando risultati importanti. Così come sono evidenti gli esiti positivi della nuova fase del palazzo di giustizia, grazie all’incremento di nuovi magistrati, come il giudice del lavoro Nardelli, provvidenziale per lo smaltimento di procedimenti annosi.
Ma buone notizie arrivano anche dal civile, settore in cui quello di Isernia risulta tra i tribunali più efficienti del Paese. A dirlo è uno studio pubblicato sul Sole 24 Ore e realizzato dal Ministero della Giustizia. Nella classifica ‘vinta’ da Avezzano il presidio isernino si attesta al 23esimo posto, mentre quello di Campobasso solo 96esimo.
Grazie ai dati registrati fino allo scorso 31 dicembre, a Isernia i procedimenti arretrati sono diminuiti del 12,5% rispetto al 2015.
Nell’arco di pochi anni quindi il nuovo vertice del tribunale è riuscito a invertire una rotta che sembrava indirizzata verso conseguenze drastiche. Oggi sembra che sia stata imboccata una strada diversa, grazie alla volontà in primis di Di Giacomo nel dare risposte ai cittadini, incrementando il personale e smaltendo lungaggini burocratiche.

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