Non si placano le polemiche circa la recente chiusura dell’ufficio postale di Indiprete. La serrata stabilita dall’ufficio centrale di Bari a causa dell’assenza delle certificazioni di agibilità e idoneità statica dell’immobile di via dei Pentri, ha determinato un botta e risposta infinito tra il sindaco Fabio D’Uva e l’opposizione consiliare circa il merito di chi ha fatto cosa per trovare una sede alternativa e quindi ottenere dall’azienda un ritorno sui propri passi.
Ora è l’Adoc Molise a tornare sulla questione, dopo che un paio di settimane fa aveva esortato Poste Spa ad aprire nuovamente l’ufficio a cui afferivano circa tremila persone ogni settimana.
L’associazione dei consumatori ha diramato una nota in cui fa presente che, probabilmente anche a seguito delle sollecitazioni proprie e della cittadinanza tutta, il 15 marzo scorso, alcuni responsabili di Poste Italiane – Sezione Logistica di Bari hanno effettuato un sopralluogo in un locale privato al fine di valutare alternative rispetto alla sede ubicata nella frazione Indiprete, oggi ancora chiusa.
«Nella nota che aveva inviato giorni fa a Poste Italiane – dichiarano dall’Adoc -, l’associazione aveva evidenziato tutti i disagi e le criticità provocati dalla chiusura che, tra l’altro, ha coinvolto anche altri comuni della regione».
Si era auspicato un ‘ripensamento’ da parte dell’azienda che, ad oggi, spera sia avvenuto.
L’associazione dei consumatori molisana si rende disponibile «sin da subito e ancora una volta, a incontrare i responsabili locali o nazionali di Poste Italiane e i rappresentanti delle istituzioni locali, al fine di risolvere congiuntamente e positivamente la problematica».

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