Un marchio d’identità per il tartufo raccolto in Molise, in modo da renderlo riconoscibile e consentirne la valorizzazione, sia in termini economici che turistici. C’è anche questo nella proposta di legge regionale messa nera su bianco dal capogruppo di ‘Rialzati Molise’ Vincenzo Cotugno e presentata ieri mattina in conferenza stampa a Isernia, nella sala giunta del palazzo della Provincia. Presenti all’incontro con i giornalisti anche il presidente dell’ente di via Berta Lorenzo Coia, Francesco Lombardi (sindaco di San Pietro Avellana e vicepresidente dell’associazione nazionale ‘Città del Tartufo’ ) e l’ex comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Luciano Sammarone.
«Con questo nuovo articolato normativo – ha spiegato Cotugno – si vuole garantire una valorizzazione e una maggiore tutela delle risorse tartufigene, partendo dalla conservazione, dal ripristino e dal potenziamento degli ecosistemi naturali. La proposta di legge è stata sollecitata in questi ultimi mesi da enti locali, Corpo Forestale, associazioni e amanti del settore per un riordino puntuale e dettagliato della materia». Tante dunque le novità previste per il rilancio di una delle risorse più importanti per lo sviluppo dell’indotto turistico ed enogastronomico che il Molise possiede.
«La certificazione di un prodotto di filiera locale, che si renda tracciabile – ha evidenziato ancora il capogruppo di ‘Rialzati Molise’ – , potrà permettere maggiori azioni di promozione regionali ed extraregionali, quali fiere e mercati di settore. La Regione Molise è l’unica d’Italia ad essere componente dell’associazione nazionale delle ‘Città del Tartufo’, organismo fortemente impegnato nel lavoro di riorganizzazione e valorizzazione del settore tartufigeno».
Come si diceva, la proposta di legge prevede l’istituzione, ad opera della Giunta guidata dal presidente Frattura, di un marchio d’identità del tartufo raccolto nel territorio regionale, in condivisione con gli enti facenti parte dell’associazione nazionale ‘Città del tartufo’.
E sono tante le novità previste come l’istituzione di tartufaie, sia controllate che coltivate, prevedendo, inoltre un’apposita disciplina relativa al diritto di proprietà dei tartufi prodotti.
«Il Molise rappresenta – ha ricordato Cotugno -, in termini proporzionali rispetto alla popolazione residente, la regione italiana con il maggior numero di raccoglitori (ben 4601 tartufai corrispondenti all’1.4% della popolazione residente). A tale numero va aggiunto l’indotto». La proposta contiene anche una disciplina minuziosa in relazione alle tipologie di tartufi freschi che è possibile raccogliere. Non solo. Istituisce anche il Calendario Unico Venatorio, con periodi e orari precisi nei quali è possibile raccogliere ogni singola specie.
«Ai fini della tutela del territorio e del prodotto – ha aggiunto il capogruppo di ‘Rialzati Molise’ – è previsto un periodo di divieto assoluto di raccolta, così com’è vietata la raccolta nelle ore notturne. Introdotte anche le modalità di ricerca e raccolta del tartufo, allo scopo di garantire il maggior livello possibile di valorizzazione e conservazione delle tartufaie. Prevista una dettagliata disciplina sia per la lavorazione e la commercializzazione dei tartufi freschi, che per il confezionamento, la vendita e la classificazione dei tartufi conservati. Inoltre – ha concluso -, il sistema delle sanzioni è stato riformato e adeguato alle esigenze di una maggiore tutela dei soggetti che operano nel rispetto della legge. Il raccolto che sarà sequestrato, poiché in contrasto con la presente legge, verrà consegnato gratuitamente ad associazioni onlus».
La proposta formulata da Cotugno è stata ampiamente condivisa dal sindaco di San Pietro Avellana Lombardi. Che ha evidenziato quanto sia importante anche per la riqualificazione del territorio e per il rilancio dell’economia e del turismo in regione. «La nostra – ha detto invece Coia – è una terra a vocazione turistica e valorizzare tutto ciò che è legato al turismo ci fa compiere passi in avanti». Il vertice dell’ente di via Berta ha anche lanciato il suo appello per l’accelerazione dell’iter sulla nuova legge elettorale. E Cotugno ha ribadito il suo impegno e quello del Consiglio regionale.

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