A cinque giorni dalla riapertura delle scuole l’amministrazione comunale mette a punto il piano relativo alla ripartizione scolastica, con uno sguardo anche al prossimo futuro.
L’assessora al ramo, Sonia De Toma, ha annunciato i cambiamenti che riguarderanno docenti e studenti non solo a partire dalla prossima settimana, ma anche dal mese di gennaio 2018, periodo in cui, è certa, sarà pronto il polo di San Leucio.
È proprio in merito alla nuova scuola sicura che emergono le principali novità: quell’immobile ospiterà gli scolari della San Giovanni Bosco e gli alunni della media Andrea d’Isernia.
Ad annunciarlo sono stati il sindaco Giacomo d’Apollonio e la stessa assessora, con quest’ultima che ha spiegato anche la natura di tale scelta.
«Al piano terra verrà sistemata la scuola dell’infanzia – ha detto a Primo Piano Molise -. Al primo e al secondo piano invece andranno gli studenti dell’Andrea d’Isernia, i quali accederanno ai locali loro destinati da un’entrata separata. Questa decisione è avvenuta sia a causa del numero della popolazione di quella scuola, sia per il fatto che abbiamo analizzato le risultanze di studi tecnici realizzati precedentemente sulla struttura di via Pascoli». A proposito dell’immobile ‘storico’ dell’Andrea d’Isernia, l’amministrazione sta pensando a come utilizzarlo e tra le ipotesi c’è quella di buttarlo giù e di realizzare nuove aule, attraverso moduli prefabbricati.
Il contratto con la famiglia Calabrese, proprietaria dell’immobile posto nell’area industriale di Miranda, che già l’anno scorso venne destinato proprio ai bambini della San Giovanni Bosco, è stato prorogato di sei mesi. Il 12 settembre quindi l’istituto diretto da Mariella Di Sanza si ‘trasferirà’ nuovamente nell’immediata periferia del capoluogo pentro (fino a quando non sarà pronto il polo di San Leucio). Il Comune però ha provveduto a risolvere il problema del trasporto pubblico, inserendo nel programma sia i piccoli della San Giovanni Bosco, sia quelli della San Pietro Celestino, che l’anno scorso erano esclusi dal programma.
«Abbiamo esteso il contratto con la ditta dei pullmini sia alle borgate sia per tutti gli alunni della San Pietro Celestno – ha detto ancora l’assessora all’edilizia scolastica -. Il bus porterà i bambini quindi sia a San Lazzaro, sia nell’immobile di Calabrese, cioè nelle due strutture in cui sono divisi i bimbi delle rispettive scuole».
Il capannone di Miranda resterà a disposizione, come detto, per soli sei mesi, in quanto l’amministrazione conta di mantenere la promessa su ‘Scuola sicura’, che a questo punto dovrà essere inaugurata all’inizio del nuovo anno.
«Si spera che potremo risolvere definitivamente il problema – ha concluso la De Toma – ed è per questo che abbiamo firmato un contratto di sei mesi. Quando sarà pronto l’ex V Settore i bambini della San Pietro Celestino lasceranno lo stabile di Calabrese e si trasferiranno lì, mentre una volta aperto il polo di San Leucio sposteremo l’infanzia della San Giovanni Bosco. Salvo altre decisioni relativamente ad agli istituti e ulteriori proroghe in caso di necessità».
La polemica social
Il futuro spostamento dell’Andrea d’Isernia nel polo scolastico che è ancora in costruzione ha generato un ampio dibattito tra i genitori. Teatro della discussione ancora una volta facebook e, come aveva previsto la portavoce del ‘Comitato Scuole sicure per Isernia, Sandra Marcucci, nelle ultime ore le famiglie sono tornate a chiedere plessi sicuri per tutti, quindi anche per gli scolari della Giovanni XXIII.
«Cosa siamo, figli di un Dio minore?», scrivono alcune mamme sul social network, chiedendo all’amministrazione la natura della scelta indirizzata sull’altra scuola media. I più hanno spiegato che non intendono mettere in atto una ‘guerra tra genitori’, ma solamente ottenere garanzie per l’incolumità di tutti gli studenti isernini.

VC

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