La comunità di Isernia si prepara a vivere uno degli eventi più attesi e sentiti dell’anno: tra fede e tradizione è tutto pronto per la celebrazione della festa dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Migliaia i fedeli attesi in città per prendere parte ai riti religiosi e non solo, che animeranno la tre giorni di eventi in programma da oggi a giovedì 28 settembre. Un culto molto antico quello che lega la comunità pentra a suoi Santi Medici.
«Secondo la più ricorrente ed ufficiale posizione della Chiesa, i due Santi (fratelli arabi) – scrive lo studioso Mauro Gioielli – praticarono in vita la professione medica, più per virtù soprannaturale che per scienza umana, dimostrando, anche dopo il loro martirio, grandi poteri taumaturgici attraverso innumerevoli guarigioni, spesso di tipo miracoloso. Furono detti anargiri, cioè “senza argento”, a significare che si adoperarono in cure molteplici senza mai pretendere alcuna ricompensa materiale, poichè agivano per santità e non per ottenere profitti.
Diversa è però la posizione che ebbe l’anticlericalismo liberaleggiante francese. Infatti, Jaques-Albin-Simon Collin de Plancy, nel suo Dictionnaire critique des reliques et des images miraculeuses (1821-1822), parla con molto scetticismo delle capacità taumaturgiche dei due Santi: “Viene mostrato a Roma, nella chiesa dei SS. Cosma e Damiani, un pozzo molto profondo dove, si dice, i persecutori gettarono i corpi dei martiri. Questa circostanza e la protezione di S. Cosma e di S. Damiano hanno reso questo pozzo celebre. I malati che, dopo essersi confessati, bevono l’acqua che viene attinta da questo pozzo, ritornano guariti, quando non sono affatto malati”».
La festa isernina Santi che, come da tradizione, si svolge il 26, 27 e 28 settembre di ogni anno ha avuto sempre una enorme risonanza, «sia in città – spiega ancora Gioielli – che in gran parte del circondario, da dove provengono moltissimi pellegrini; come testimonianza questo breve passo di un articolo del teologo Pasquale Laurelli, che fu Canonico della cattedrale di Isernia: ‘L’affluenza dei pellegrini, attratti dalla fama dei miracoli che ivi operavano i Santi Martiri, fu sempre nei secoli meravigliosa, sia per il numero stragrande, che si dice nei giorni della loro festa raggiunse anche i ventimila, ma molto più per le distanze che dovevano superare, venendo fin da ottanta chilometri lontano, incontrando innumerevoli disagi e sobbarcandosi a non lievi sacrifici’».
Foto in mostra e gastronomia. Le vetrine del negozio Brasiello in corso Marcelli saranno allestite con foto inedite sulla festa dei Santi Medici. Mentre l’osteria ‘Lu Paravise’ di Patraterne proporrà oggi e domani nel suo menu panini con soffritto di agnello al sugo, con trippa al sugo e con polpette al sugo, al prezzo di cinque euro.

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