Finisce sotto accusa la scelta della Giunta comunale di Isernia di non inserire nel Bando Periferie il secondo lotto funzionale del progetto per la riqualificazione dell’area Stazione. Nel dibattito interviene anche la deputata dem Laura Venittelli che ‘boccia’ tale decisione. «Uscire dal solco dell’amministrazione ordinaria e puntare con decisione verso obiettivi qualificanti è la missione di ogni governo locale che non voglia solo vivacchiare – ha affermato -. Sembra proprio che la giunta d’Apollonio a Isernia di meglio non riesca a fare che una gestione minimale».
La questione è stata sollevata l’altro giorno dagli esponenti della federazione provinciale del partito e componenti della ex amministrazione comunale: Maria Teresa D’Achille, Franco Capone e Luciano Sposato.
«Attraverso le notizie diffuse dal Pd isernino – ha detto ancora Venittelli – non possiamo non solidarizzare con gli ex amministratori locali dem, che stanno cercando di far svegliare una giunta dormiente. Assurdo non considerare che impatto avrebbe avuto in positivo riqualificare la zona del piazzale ferroviario, crocevia dell’intero capoluogo pentro. Agire in questa maniera rivela un modus operandi inadeguato alle esigenze e alle speranze della popolazione isernina, con l’aggravio politico di una mancata concretizzazione di opportunità concesse in ambito nazionale. Fondamentale deve essere il completamento del lavoro fatto dalla precedente amministrazione sulla stazione».
La deputata del Partito democratico elogia quindi l’azione di pungolo e di stimolo promossa dagli ex amministratori, «per evitare che la città di Isernia paghi l’incapacità governativa dell’attuale giunta comunale, che sta mettendo a repentaglio tante possibilità. Ogni singolo aspetto deve essere debitamente preso in considerazione – ha poi aggiunto la parlamentare molisana – e oggetto di approfondimenti e valutazioni significative, non si può agire in modo superficiale. Sono convinta che il Pd a tutti i livelli dovrà sostenere attivamente qualsiasi iniziativa atta alla tutela e allo sviluppo del territorio, anche attraverso un dialogo costruttivo ed una collaborazione costante con i propri rappresentanti locali. Sarebbe davvero assurdo che nelle settimane in cui il segretario dem Matteo Renzi potrebbe raggiungere Isernia per lanciare anche in Molise la campagna del Pd – ha concluso -, la città perdesse il treno dello sviluppo».
A porre l’accento sull’esclusione del Parco Stazione dagli interventi da inserire nel bando è stata, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in Provincia, l’ex vicesindaco Maria Teresa D’Achille.
«Un progetto che è un fiore all’occhiello per questa città – ha ribadito -. Pensavamo che, tra gli interventi da finanziare con il bando periferie da dieci milioni di euro venisse inserito anche il secondo lotto funzionale per la riqualificazione dell’area stazione, che avrebbe consentito di realizzare la passerella ciclo-pedonale per ricongiungere le due parti della città, ma anche l’interramento del terminal.
Un intervento che oggi si rivela attuale e fondamentale, in vista dell’elettrificazione della linea Isernia-Roccaravindola, ma anche del potenziamento del turismo ferroviario sulla tratta Isernia-Sulmona, grazie alle iniziative legate alla valorizzazione della Transiberiana d’Italia. Ciò significa portare turismo e ricchezza, valorizzando le nostre risorse. Allora perché non continuare questo progetto di sviluppo nell’area centrale della città? Ci lamentiamo per lo spopolamento del centro e non continuiamo a portare avanti un intervento fondamentale, nonostante i dieci milioni ottenuti dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Il piano prevede interventi condivisibili o meno, ma si perde una grande occasione di rilancio di un polo strategico della città, che naturalmente – ha concluso – andrebbe collegato agli altri attrattori culturali quali l’auditorium, il paleolitico e il centro storico».

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