Non ce l’ha fatta Mario Guatieri, il 66enne affetto da meningite che da mercoledì scorso era ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia.
L’uomo, originario di Scapoli, ma residente a Rocchetta, è deceduto nella notte tra domenica e lunedì, dopo cinque giorni di agonia. Troppo estesa l’infezione che lo ha colpito e che in poche ore ha compromesso la funzionalità degli organi vitali.
Era arrivato in ospedale accusando i sintomi di una presunta otite, ma subito i medici della rianimazione, anche dopo un consulto specialistico ad opera dell’otorinolaringoiatra, hanno capito che si trattava di una patologia molto più grave. Il 66enne al momento del ricovero nel reparto di terapia intensiva era già in coma e, in seguito agli esami specifici del caso, lo staff sanitario guidato dal direttore Antonio Graziano ha confermato la diagnosi.
Purtroppo, nonostante il tempestivo accertamento della natura della patologia (meningite da streptococco pneumoniae, quindi non contagiosa) e l’immediata somministrazione della terapia prevista non si è riusciti ad alimentare le speranze che ce la facesse. Il suo quadro clinico è peggiorato giorno dopo giorno e col passare delle ore il suo stato di salute è divenuto sempre più critico. La salma è stata riconsegnata alla moglie e alle due figlie per permettere la celebrazione delle esequie. Il 66enne era molto conosciuto nella zona della valle del Volturno. Da sempre viveva a Rocchetta, paese natale della moglie ed è qui che oggi pomeriggio si terranno i funerali.

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