L’arte è uno strumento che può sostenere la cura dei pazienti psichiatrici. Ne sono convinti gli addetti ai lavori del centro diurno di Isernia ‘I colori della vita’, tanto che hanno voluto organizzare un incontro dedicato a questo tema e con un autorevole ospite.
L’architetto venafrano Franco Valente ha partecipato al nuovo incontro della serie iniziata qualche tempo fa e voluta dal responsabile del Dipartimento di Salute Mentale di Isernia, Sergio Tartaglione.
Nel centro di San Lazzaro l’architetto Valente ha tenuto una lezione sull’arte in Molise e lui, con le sue conoscenze e la capacità di trasferirle alla platea, è riuscito ad affascinare una pubblico eterogeneo composto dagli ospiti del centro, dalle loro famiglie e dagli operatori.
«Il tentativo è di far capire come si fa a leggere un’opera d’arte – la parole di Valente -. Spesso siamo davanti a un oggetto che ci sembra sconosciuto ma se lo osserviamo con attenzione riusciamo a capire cosa voglia significare, pur non avendo le basi per poter parlare di arte, di storia, di architettura. È un primo tentativo quello che abbiamo fatto. Sergio Tartaglione mi ha invitato a parlare di questo argomento che è un po’strano e particolare, ma credo che siamo riusciti a dare un contributo fattivo per la conoscenza del nostro territorio.
È una sfida, perché avere una platea di non specialisti è sempre un’avventura, ma credo che siamo riusciti a dimostrare che con una capacità di comunicazione diversa e dando indicazioni precise di come si interpreta un’opera d’arte, si possa raggiungere l’obiettivo che ci siamo proposti che è quello di far conoscere il nostro territorio, attraverso le letture che lo caratterizzano».
Sergio Tartaglione da oltre un anno ha avviato un percorso di continua formazione presso il centro diurno con incontri a cadenza settimanale tenuti spesso da esperti esterni alla struttura, attraverso cui possono attingere informazioni non solo operatori e familiari, ma anche gli ospiti stessi della struttura di San Lazzaro.
«Da due anni ormai tutti i giovedì facciamo dei corsi di formazione – ha spiegato il responsabile del centro diurno -. E non riguardano solo la psichiatria. Abbiamo invitato Franco Valente, che credo sia il massimo esperto nella nostra regione, per un ciclo di conferenze sull’arte in Molise. La psichiatria del futuro è orientata verso la ricerca di nuovi sistemi di terapie. Quelle tradizionali, cioè psicofarmaci e psicoterapie, possono avere ancora e, anzi, hanno sicuramente un senso, ma quello che noi stiamo sperimentando è l’utilizzo della cultura come mezzo di terapia di sostegno alle patologie psichiatriche».

Red. Is.

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