Caos scuole: non accenna a placarsi a Isernia lo scontro che anima il dibattito da settimane e che vede contrapposti i genitori degli studenti. Motivo del ‘contendere’ è, naturalmente, la sicurezza dei loro figli. Tutti chiedono edifici adeguati e la nuova rivoluzione messa in atto dall’amministrazione comunale, al lavoro per trovare una soluzione, continua a generare polemiche. Divergenze di opinioni che si traducono anche nella nascita di comitati composti da mamme e papà. L’ultimo in ordine di tempo è quello che a breve sarà costituito dalle famiglie dei ragazzi della San Giovanni Bosco.
E così, mentre si attendono le decisioni del sindaco Giacomo d’Apollonio e del suo esecutivo, i genitori si dicono pronti a organizzarsi per far sentire la propria voce. La primaria, ospitata attualmente nella struttura di San Lazzaro, dovrebbe lasciare la scuola Tagliente per far posto alla Giovanni XXIII.
Ma per i genitori una soluzione irricevibile se si considera che i loro figli, negli ultimi sei anni, hanno già dovuto affrontare quattro traslochi. Loro non contestano la necessità di un piano di riorganizzazione, ma chiedono che ad essere penalizzati non siano ancora una volta i loro ragazzi.
Intanto già oggi il primo cittadino dovrebbe annunciare le scelte adottate e placare le polemiche nate a seguito di destinare il nuovo polo scolastico di San Leucio all’Andrea d’Isernia, la cui sede attuale è ritenuta più vulnerabile di altre scuole. Il punto è che anche la Giovanni XXIII, per quanto ritenuta più sicura, non è invulnerabile sotto il profilo sismico. A questo punto è facile prevedere che l’edificio di corso Garibaldi a settembre non riaprirà e c’è la necessità di collocare altrove i suoi alunni. Inizialmente il primo cittadino aveva proposto a docenti e famiglie di allocare la media della Giovanni XXIII nell’area Pip di Miranda, all’interno del capannone di proprietà della famiglia Calabrese.
Soluzione giudicata ‘bocciata’ però dalle famiglie perché fuori dal territorio cittadino mentre – per legge – gli alunni della scuola media devono poter essere autonomi.
A questo punto la scuola media della Giovanni XXIII dovrebbe trasferirsi a San Lazzaro col conseguente spostamento della primaria della San Giovanni Bosco a Miranda.
Ma il capannone di Calabrese non è in grado di accogliere interamente le elementari: mancano all’appello ben undici aule che dovrebbero trovare ospitalità nei locali attualmente destinati all’infanzia della Giovanni XXIII a San Leucio.
In definitiva: la media della Giovanni XXIII e l’infanzia della San Leucio andrebbero a San Lazzaro. L’Andrea d’Isernia e l’infanzia della San Giovanni Bosco dovrebbero essere allocate all’interno del costruendo polo scolastico di via Umbria. La primaria della San Giovanni Bosco dovrebbe essere infine divisa tra Miranda e San Leucio.
Questa, ad oggi, la situazione, che naturalmente, non accontenta tutti.

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