I lavori sono terminati nella giornata di sabato e si sono resi necessari per garantire sicurezza.. Ma il taglio degli alberi lungo via Umbria, disposto dall’amministrazione comunale di Isernia, non è passato certo inosservato facendo riaccendere il dibattito e dividendo l’opinione pubblica.
Se da un lato infatti c’è chi ha condiviso tale scelta, non sono mancate le proteste da parte di chi invece ha ‘bocciato’ la decisione, perché preoccupato per una sorta di impoverimento del verde urbano.
E così si è innescato un nuovo dibattito, nei bar come sui social. Gli interventi riguardano principalmente la sistemazione dei marciapiedi, che risultano in più parti sconnessi. E, nella zona della scuola elementare del quartiere, sono stati rimossi sei alberi di alto fusto, per la precisione conifere, le cui radici hanno sollevato la pavimentazione.
«Le piante – ha precisato l’assessore comunale Domenico Chiacchiari – sono state tagliate, perché rappresentano un grave pericolo per la pubblica e privata incolumità. A tal fine, il Comune ha chiesto e ottenuto il preventivo nulla-osta della Sezione Beni Ambientali della Regione Molise. Il pericolo ci è stato segnalato sia da numerosi cittadini sia dal responsabile dell’istituto scolastico. In caso di condizioni atmosferiche avverse e forte vento, sarebbe alta la possibilità di caduta delle piante e di distacco di rami secchi. Dopo il taglio si provvederà, ovviamente, alla sostituzione degli alberi».
«C’è una cosa denominata ecosistema urbano del quale nessuno si interessa – è invece il parere affidato a Facebook da un genitore -. In posti come Napoli o Roma si convive tranquillamente con le radici degli alberi in nome di un obiettivo più importante del marciapiede piatto. Cosa dirò al mio figlio quando mi chiederà di passeggiare all’ombra di un albero vero?».
«Credo siano molto più pericolose le polveri sottili che gli alberi puntualmente divorano – ha invece sottolineato un’altra isernina -. Anche se non si vedono albergano nei nostri polmoni, in quelli dei bambini. E cosa dire dei tanti nidi distrutti? Meno alberi vuol dire meno volatili quindi più insetti molesti».
Quello attuato in via Berta è un provvedimento inserito in un apposito piano di interventi, concertato con i carabinieri forestali che hanno indicato le piante ritenute pericolose.

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