Investire per crescere. Uno slogan che è anche un assunto da cui la politica deve ripartire secondo la Uilm. Il sindacato che tutela i lavoratori metalmeccanici ieri mattina ha celebrato il congresso provinciale di Isernia e nell’occasione ha messo giù le basi di una nuova organizzazione nell’area pentra. Il territorio provinciale è quello che ha sofferto maggiormente della crisi industriale che ormai da più di dieci anni ha determina perdite di posti di lavoro e il ritorno all’emigrazione. È per questo che la Uil vuole imprimere un’accelerata importante alla propria attività.
A guidare la nuova fase sarà Donato Giuliani, segretario provinciale uscente e rieletto ieri. Al termine dell’incontro l’assemblea ha votato anche la riconferma di Andrea Ionata, segretario organizzativo, e la new entry Giuseppe Sacco, che è entrato nel consiglio direttivo.
Nel suo discorso, pronunciato alla presenza del numero uno nazionale della Uilm Michele Paliani e della segretaria regionale Uil Tecla Boccardo, Giuliani ha sottolineato i motivi ispiratori dell’attività sindacale: lavoro, infrastrutture e sviluppo.
«La disoccupazione in questa regione è ormai altissima – ha dichiarato -. In provincia di Isernia il tasso supera il 16%. Credo che il governo regionale avrebbe dovuto fare prima quello che invece ha fatto dopo. Avendo riconosciuto al Molise un’area di crisi complessa e un’area di crisi non complessa poteva sicuramente anticipare gli interventi per la ripartenza della regione. Le aree di crisi più importanti ricadono nella provincia di Isernia e sono principalmente quella di Pettoranello e dell’area industriale di Pozzilli. In queste due zone la disoccupazione è molto alta. Tanti giovani sono andati persino all’estero per trovare lavoro»
Togliere il lavoro a una persona equivale a toglierle la dignità. Il grido di dolore è stato espresso dalla segretaria Tecla Boccardo che, nel suo intervento, ha rivolto un appello alla futura classe dirigente.
«Il nostro impegno è quello di riuscire mettere in atto sempre più politiche attive del lavoro – ha affermato -, che non siano la sostituzione di quelle passive, ma che creino occupazione puntando sulla formazione, sulla nuova organizzazione di un territorio che deve ripartire. Crediamo quindi che il nuovo governo regionale debba mettere in campo tutti gli strumenti di investimento, come quello sulle infrastrutture, per far ripartire un territorio che ha molte risorse. Occorre spendere presto e bene i fondi. Non lasciamo che altri governino il nostro territorio, ma facciamo in modo che il Molise abbia un proprio progetto di sviluppo, quello che è mancato per molto tempo e che può portarci fuori dalla grave crisi che è ancora molto presente».
VC

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