«Non serve cambiare ruolo ai giocatori quando l’allenatore non funziona». Questo il giudizio impietoso di Raimondo Fabrizio sulla rimodulazione delle deleghe a cui sta pensando il sindaco di Isernia. Le indiscrezioni rese note nelle scorse ore in merito allo schema pensato da Giacomo d’Apollonio per dare nuove motivazioni alla giunta non hanno tardato a creare reazioni. E se quella dell’esponente di Forza Italia è diretta e senza giri di parole, pare che nel sommerso ci siano malumori anche all’interno della stessa maggioranza. Com’è noto, infatti, il partito azzurro non rientra tra i sostenitori di d’Apollonio, nonostante in Regione sia un punto fondamentale dell’alleanza che governa il Molise. Un’anomalia politica, quella del centrodestra ancora diviso nonostante l’esito dell’ultima competizione elettorale, che molti stanno sottolineando e che il sindaco, pare, stia tenendo in considerazione proprio in merito al rimescolamento delle deleghe. «Non ci saranno nuovi assessori», ha sempre detto d’Apollonio ed effettivamente così sarà. Ma è anche vero che da una parte della minoranza, quella che fa capo all’altro centrodestra, si spinge per ricreare l’alleanza già presente a Palazzo D’Aimmo.
Il consigliere Fabrizio però non è disposto ad are il suo appoggio e a rientrare in questo ragionamento, almeno per ora. E per questo non ha problemi a chiedere addirittura le dimissioni del sindaco.
Richiesta che arriva a maggior ragione dopo che, alla vigilia di Ferragosto, si ipotizza un cambio di incarichi tra io vari membri dell’esecutivo.
«Questa idea è la dimostrazione del fallimento di questi due anni – ha dichiarato Fabrizio a Primo Piano Molise -. Il punto qui non sono i ‘giocatori’, ma l’allenatore. Si possono anche cambiare i suoli in campo, ma se il mister non dà le giuste indicazioni le cose non cambiano. A questo punto bisognerebbe proprio cambiarli i giocatori, ma credo che il punto focale sia nella ‘guida tecnica’».
La metafora calcistica utilizzata dal coordinatore provinciale di Forza Italia rafforza la sua idea di un’amministrazione «immobile», che finora non ha prodotto alcun risultato per la città.
Intanto all’interno della giunta e della maggioranza si discute dei progetti che ha in mente il sindaco per la sua squadra. Sembra che il passaggio di consegne di alcuni settori importanti come Cultura e Turismo, o come il Personale e la Polizia Municipale sia uno dei principi che intende seguire per il riassetto delle deleghe, ma il dibattito scaturito ieri ha prodotto un rallentamento dei tempi.
«Lo faremo a breve», disse d’Apollonio il 13 luglio, a margine della festa per i 40anni della scoperta del giacimento Paleolitico. E in effetti da allora sta pensando alla soluzione migliore per creare quei nuovi stimoli che cerca lui e anche per non creare dissidi all’interno del suo schieramento, calcolando che qualche malumore già c’era da prima (non a caso Tonino Antenucci si è dimesso da capogruppo di ‘Isernia in comune’). In più, c’è la questione degli altri consiglieri da ‘premiare’ e di coloro che dall’opposizione (di centrodestra) vorrebbero avvicinarsi e fornire un appoggio, anche se solo a determinate condizioni.
Il Ferragosto a questo punto passerà senza intoppi, ma resta da capire quando il primo cittadino deciderà di firmare le nuove nomine.

VC

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