L’idea di rimodulare, almeno in parte, le deleghe assegnate ai componenti della Giunta resta per il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio. Ma al momento ci sono altre priorità da affrontare, e quindi per ora resta tutto in ‘stand by’.
«Riflettiamo sempre sul da farsi e andiamo avanti per cercare di dare risposte alla città – ha infatti commentato il primo cittadino -. I giochetti che riguardano le poltrone sinceramente non mi interessano. Quello che per me è importante è dare risposte alla città e lavorare per la comunità per cui mi sono candidato e, come sempre, tutto il mio impegno va in questa direzione. Se nell’ambito di questo obiettivo, che è primario ed essenziale – ha poi affermato -, ci sono da fare degli assestamenti li faremo, ma con tutta calma e tranquillità, cercando di far giungere questo messaggio a tutti. Chi vuole collaborare con me è ben accetto, ma sempre nell’ottica di lavorare per la città. I pretesti, i proclami, il falso populismo mi hanno stancato». Chiaro il da farsi per il sindaco: «È tempo di lavorare – ha detto – e farlo seriamente».
Intanto sembrano sempre più complicate da attuare quelle che sono state definite delle ‘prove tecniche’ di ‘riavvicinamento’ del centrodestra al Comune di Isernia, alla luce degli ultimi risultati elettorali.
«Quando andiamo in Regione siamo tutti amici e uniti per un unico obiettivo, ma poi quando entriamo a Palazzo San Francesco siamo uno contro l’altro » ha affermato il primo cittadino, riferendosi a quella parte del centrodestra all’opposizione al Comune. «Un atteggiamento – ha detto ancora – paradossale e che fa sorridere chi non fa politica e un po’ anche me che non appartengo fino in fondo a questo mondo».
Certo è che risultano fondamentali, in questo momento, per una possibile ridefinizione degli i ruoli assunti nei palazzi della Regione da Calenda e Di Baggio. La consigliera della Lega, è noto, si è sempre professata fedelissima a Toma. Quanto a Di Baggio, egli è membro della Giunta, dunque tra gli uomini di più stretta fiducia del governatore.
Per quel che concerne la Lega, come è noto, nelle ultime settimane si è registrato l’ingresso, nel partito di Salvini, del consigliere Stefano Testa. Il coordinatore regionale Mazzuto, proprio in occasione dell’ufficializzazione di tale scelta, ha assicurato che a Palazzo San Francesco il ruolo della Lega in Consiglio comunale sarà di minoranza e non di opposizione, «per mettere a frutto – ha sottolineato – gli impegni che Salvini ci chiede di attuare sul territorio».
«Le parole di Mazzuto – ha detto in merito d’Apollonio – mi fanno pensare a una minoranza collaborativa, anche se al momento non l’ho ancora vista».

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