Un posto accogliente, ricco di storia e tradizioni ma che deve fare i conti con tanti, troppi problemi legati allo spopolamento e alla mancanza di strumenti adeguati in grado di risollevare l’economia messa in ginocchio da una crisi che ormai da anni non concede tregua. Luci e ombre dunque per il centro storico di Isernia, un tempo cuore pulsante del capoluogo pentro. Sul piede di guerra ci sono i commercianti e gli artigiani che, con coraggio, hanno scelto di restare nonostante le mille difficoltà. Da tempo lamentano la ‘latitanza’ dell’amministrazione comunale ed invocano interventi radicali per rivitalizzare l’intero quartiere.
Chiedono che venga convocato al più presto un consiglio comunale monotematico sull’argomento, ma anche la designazione di un consigliere o di un assessore al centro storico e maggiore sensibilità da parte del sindaco Giacomo d’Apollonio.
«Al mattino e per buona parte della giornata il centro storico è praticamente vuoto – ha spiegato Domenico, il titolare della storica macelleria Fantini -. La maggiore affluenza si registra nelle ore serali quando entrano in attività i locali, come bar e pub. Credo per questo sia necessario creare degli incentivi per far sì che le persone frequentino la parte antica della città anche al mattino. È necessario, perché noi commercianti stiamo davvero soffrendo molto. Spero che presto si concretizzi il ritorno nel centro storico di Scienze Infermieristiche, e anche il trasferimento del Cup nella stessa sede rappresenterebbe per noi un vero toccasana».
Anche per l’artigiano Costantino Sarachella sono necessari interventi immediati e risolutivi anche per liberare l’area dall’incuria e dal degrado. «Il centro storico – ha sottolineato – vive una condizione di totale abbandono e mancano progetti di rilancio per la cultura ed il turismo».
Tante dunque le criticità, ma commercianti e artigiani non si arrendono e continuano a credere nelle potenzialità del borgo. «Chi resta – ha spiegato Celeste Caranci, esponente dell’associazione nata per il rilancio del borgo – non è un eroe. Qui ci sono persone che vogliono continuare a lavorare in uno spazio bello e accogliente, ma che ha tanti problemi. Criticità che noi abbiamo posto con forza da tantissimo tempo. Putroppo siamo scoraggiati da questa amministrazione comunale che davvero mostra una totale incompetenza, irresponsabilità e soprattutto incapacità di ascolto rispetto a quelle che sono le nostre ragioni e le nostre proposte».
Chi vive o lavora nel centro storico si lamenta per le condizioni del borgo antico. Invece, i turisti che visitano il capoluogo pentro per la prima volta ritengono che la città sia ricca di storia, accogliente ed ospitale, assolutamente decorosa. Segno questo che ha tutte le carte in regola per poter scommettere sulle peculiarità che la rendono unica.
«Siamo a Isernia per il matrimonio di un mio carissimo amico – ha raccontato una coppia di turisti arrivati in città dalla Sardegna -. Da tempo volevamo visitarla. Abbiamo studiato la sua storia che ci è piaciuta tantissimo. E ora visitandola abbiamo avuto modo di apprezzarla di più. Di certo torneremo per conoscerla ancora meglio».
Intanto continua la mobilitazione da parte dell’associazione dei commercianti e degli artigiani, in campo per rilanciare il borgo e le sue attività.

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