Una giornata storica per Isernia, che ha visto finalmente la luce nella scuola sicura di San Leucio. Il polo che nel corso degli anni ha subito traversie quali rallentamenti e stop dei lavori e che ultimamente è risultato al centro di una specie di contesa tra le famiglie ora è finalmente a disposizione degli studenti. A usufruirne, com’è noto, sarà la San Giovanni Bosco, con le classi della media e dell’infanzia ma ieri quella che è stata celebrata in via Umbria è stata la festa di tutta la città. È questa la connotazione che la dirigente scolastica, Mariella Di Sanza, ha voluto dare al taglio del nastro a cui erano assenti i membri dell’amministrazione comunale.
Una circostanza sicuramente strana, ma che dopo le polemiche dei giorni scorsi sembra essere stata ‘studiata’ proprio per non alimentare ulteriori voci.
Del resto la Di Sanza ha specificato che quella di ieri era la giornata dedicata esclusivamente alla scuola e per questo accanto a lei c’era il suo collega Bruno Caccioppoli, ovvero il preside dell’altro istituto comprensivo dislocato in altrettanti plessi sicuri a San Lazzaro.
La loro stretta di mano e la stima che hanno mostrato di provare reciprocamente è un monito per tutti, che magari potrà fare in modo, in futuro, di stemperare i toni forti che hanno invaso i social in queste settimane.
Festa doveva essere e festa è stata. L’inaugurazione del nuovo polo scolastico è avvenuta alla presenza di centinaia di persone. Genitori, nonni e cittadini interessati che hanno ammirato i locali antisismici in attesa che lunedì suoni ufficialmente la prima campanella dell’anno.
«Lo slogan che abbiamo scelto era :’Se una persona sogna a sola è solo un sogno, molte persone che sognano insieme danno inizio a una nuova realtà’ ed è quello che noi abbiamo fatto – le parole di Mariella Di Sanza -. Abbiamo iniziato una nuova fase e oggi (ieri ndr.) la San Giovanni Bosco è tornata a casa. Eravamo stati spostati, 10 anni fa, a San Lazzaro e ora siamo di nuovo a casa. Noi abbiamo un’utenza che fa riferimento a corso Garibaldi e via XXIV maggio e, appunto, siamo stati in quella zona della città, seppure in un istituto bello e sicuro quale è la scuola ‘Tagliente’.
La consegna a uno dei nostri bambini delle chiavi storiche della San Giovanni Bosco simboleggia la tradizione e quindi i valori deontologici che fanno da cornice alla nostra offerta formativa. Le chiavi della scuola attuale rappresentano invece l’innovazione: continuità e cambiamento si uniscono in un unico luogo».
Piene di significato anche le parole di Caccioppoli. Il nuovo preside della Giovanni XXIII ha lanciato un messaggio chiaro, che parla di pacificazione e di una serenità necessaria per tutti.
«Io penso che questo edificio così bello non sia stato assegnato a una scuola, a una preside o a un dirigente – ha commentato -. Questa scuola è stata assegnata alle famiglie di Isernia che avranno l’opportunità di utilizzarla, quindi non posso che augurare buon lavoro alla mia collega e augurarmi che in futuro una scuola altrettanto bella venga assegnata anche alla Giovanni XXIII».
Protesta rientrata. Da domani tutti i bambini di infanzia, elementari e medie di Isernia seguiranno regolarmente le lezioni. Alcuni di loro con due giorni di ritardo rispetto agli iscritti ai due plessi partiti giovedì La sistemazione nei locali di San Lazzaro (chiesa e scuola azzurra) dei bambini destinati all’ex centro anziani sembra aver acquietato anche gli animi di quelle mamme che nelle scorse ore volevano manifestare pubblicamente contro il Comune. Ebbene la manifestazione ci sarà, alla villa comunale questa mattina, hanno fatto sapere le promotrici, ma avrà un altro tenore: sarà una festa, che accompagnerà i bambini serenamente nell’avvio dell’anno scolastico.
«Non dimenticheremo però – sostengono alcuni genitori – di puntualizzare i disagi fin qui subiti, chiedendo all’amministrazione di attivarsi per far sì che la soluzione trovata resti provvisoria e limitata allo stretto necessario»

VC

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