Strade chiuse e mercati ‘spostati’: si anima nel capoluogo pentro il dibattito che vede contrapposti commercianti del centro storico e amministrazione comunale. Motivo del contendere gli eventi che in questi giorni si stanno svolgendo nella parte antica della città, nell’ambito del cartellone del ‘Settembre Isernino’. Sul piede di guerra l’associazione commercianti e artigiani che hanno evidenziato diverse criticità legate all’organizzazione.
«Vogliamo precisare – sottolineano i portavoce dell’associazione – che gli eventi sono ben accetti, ma devono essere organizzati con il giusto criterio e tenendo conto di alcune piccole situazioni e problematiche che con un po’ pazienza e buon senso possono essere risolte. Il problema – spiegano – si è riproposto per le festività del 21-22-23 e per le quali si è di nuovo spostato il mercato del sabato, fonte di guadagno al momento fondamentale per le varie attività. Inoltre è stata chiusa la strada in orari di apertura dei negozi con cartelli posti al mattino per il divieto del pomeriggio, precisamente a partire dalle 15 del giorno stesso. Interpellato l’assessore competente in materia ci ha risposto, con fare arrogante, che le cose stavano così. Di fronte alla nostra insistenza, ci è stato detto che non si faranno più eventi nel borgo antico patrocinati dal Comune, viste le nostre lamentele. Concludiamo ribadendo ancora una volta la nostra più totale apertura a voler organizzare e ospitare eventi feste anzi ad incrementarle, ma tenendo conto di alcuni situazioni presenti nel borgo e senza arrecare danni a commercianti e cittadini della zona».
Chiamato in causa non si è fatta attendere la replica dell’assessore comunale Eugenio Kniahynicki. «Se per un verso i commercianti e artigiani hanno sempre chiesto di incentivare il numero di iniziative nel centro storico – ha precisato –, da un altro verso se ne lamentano giacché, a loro dire, soprattutto in alcune date, ciò causerebbe meno vendite e meno ricavi. Va da sé che ogni evento, soprattutto dopo le recenti disposizioni nazionali riguardanti lo svolgimento di manifestazioni pubbliche, porta molti benefici ma anche qualche disagio. Però non giova a nessuno ingigantirne i marginali aspetti negativi – ha aggiunto Kniahynicki –. Non è vero, ad esempio, che ogni volta che c’è una festa nei giorni di giovedì o sabato i mercati vengono spostati. Sono state dislocate altrove solo alcune bancarelle, e relativamente a specifici luoghi. La chiusura al traffico di strade e piazze in occasione di concerti, sagre o raduni, è inevitabile. E ridurre gli orari dei divieti di transito e sosta è molto complicato, stante che uno spettacolo musicale non si limita al tempo strettamente necessario all’esibizione, ma prevede pure i tempi di allestimento (palco, audio, luci, sound check) e smantellamento».
Infine, in una nota, l’amministrazione comunale per questa come per altre questioni, «ribadisce che per il bene della collettività terrà in debito conto ogni esigenza o suggerimento, e in futuro valuterà opportunamente le date e gli orari delle manifestazioni da tenere nel centro storico. Fin dove possibile, sarà ben considerata ogni legittima istanza degli operatori del commercio, anche se ciò, probabilmente, prefigura l’eventualità che alcuni eventi, specie se grandi e prolungati, non potranno aver luogo nella parte antica della città».

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